RUPERT CAPITOLO 3
Questo articolo contiene la Traduzione del gioco Shall we date? Blood in Roses+ con il personaggio Rupert Capitolo 3.
Spero che vi possa essere utile! Se notate degli errori o per qualsiasi richiesta scrivetemi nei commenti!
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
Shall we Date? Blood in Roses Rupert Capitolo 3
Alfred: “Se succhiassi di nuovo il tuo sangue, forse potrei renderti di mia proprietà.”
Stringendomi con forza, Alfred affonda il viso nel mio collo.
Isabella: “Fermati…”
Provo a liberarmi dalla stretta di Alfred, ma è troppo forte per me.
(Non voglio che mi faccia questo… ma non riesco a liberarmi dalla sua presa…!)
Alfred: “Devi solo lasciarti andare.”
Proprio quando chiudo gli occhi, rassegnandomi all’inevitabile–
???: “Basta così.”
La persona che mi attira a sé in modo così gentile, liberandomi dalla presa di Alfred è–
Isabella: “Rupert…”
Rupert: “Stai bene?”
Annuisco di risposta a Rupert, che mi sta guardando negli occhi.
Rupert: “Non voglio che tu alzi nemmeno un dito su di lei.”
Rupert: “Lei ama me, Alfred. L’abbiamo sentita entrambi ammetterlo ieri sera, ricordi?”
Rupert, senza smettere di guardare Alfred, mi tiene stretta tra le sue braccia.
Alfred: “Come puoi dire una cosa del genere senza nemmeno sapere cosa sia
l’amore?”
Alfred: “Come puoi dire che l’amore del quale parla Isabella sia reale?”
Rupert: “Beh… io posso chiederle di provarmelo.”
Rupert mi osserva.
(P-Provarlo…?)
Rupert: “Sono spiacente, Isabella. Sembra che Alfred non riesca a credere che tu sia
innamorata di me.”
Rupert: “Potresti dimostrarlo, non a parole ma con i fatti?”
Ho l’impressione che gli occhi di Rupert siano diventati rossi per un secondo, ma ora sono
troppo occupata per preoccuparmene.
(Dimostrare che amo Rupert con i fatti…?)
SUNLIGHT:
Seleziono l’opzione “Lo abbraccio” (Hold him) che fa guadagnare 2 punti Moonbeam e 5
punti Sunlight.
(Dimostrarlo… uh…)
Non so in che modo potrei dimostrare il mio amore per Rupert.
(Con i fatti…?)
Lentamente, mi avvicino a Rupert.
Rupert: “Isabella?”
Isabella: “……”
Abbraccio Rupert senza dire una parola.
Isabella: “Mi dispiace. Se qualcuno mi sta guardando, questo è tutto quello che mi
sento di fare.”
Rupert: “Isabella.”
Rupert ricambia con forza il mio abbraccio.
Alfred: “Va bene. Basta così.”
Sentendo la sua voce così calma mi volto a guardare Alfred, e lo scopro lanciare a Rupert uno
sguardo di traverso.
Alfred: “Capisco che Isabella è di proprietà di Rupert.”
Alfred: “Non mi interessa cosa fai con lei.”
Alfred: “MA… Non ti perdonerò se farai qualcosa che arrecherà danno a Rosapast!”
Cosí dicendo, Alfred lascia il salone.
(Ferire Rosapast?)
Mi sorge un’altra domanda.
Rupert: “Isabella, grazie. Sono felice di sapere che è questo quello che provi.”
Sento il cuore farmi un po’ male nell’osservare il sorriso di Rupert.
(Perché io…)
(Mi sento in colpa per qualcuno che sta solo cercando di usarmi…?)
(Forse mi sto sbagliando.)
Rupert: “Isabella? Che c’è che non va?”
Isabella: “Nulla.”
Rupert: “Va bene, allora…”
Isabella: “Rupert, per oggi posso tornare nella mia stanza? Mi sento un po’ stanca…”
Rupert: ”Certo che puoi. Ci penserò io a dirlo a Raymond.”
Isabella: “Grazie.”
Dopo aver sorriso a Rupert, lascio la sala.
Giorno 3
Il giorno seguente, appena mi sveglio, scopro che Raymond ha preparato per me un sacco di
lavoro.
Pulire le stanze degli ospiti, servire ai tavoli… proprio come una cameriera.
(Uh! Quella persona…)
Passando per l’atrio, mi accorgo che c’è qualcuno che si sta guardando attorno.
Porta un cappuccio, perciò non riesco a vedere il suo viso.
Isabella: “Posso aiutarvi?”
Mi faccio coraggio e gli rivolgo la parola.
(Wow… Adesso che lo vedo da vicino mi accorgo che è decisamente imponente…)
Dal cappuccio riesco ad intravedere una cicatrice.
???: “Sei un’umana?”
Isabella: “Ah!”
Si avvicina a me all’improvviso ed inizia ad annusarmi.
???: “Che odore particolare.”
Così mormorando, mi appoggia una mano sulla testa.
???: “Non hai l’odore di un comune essere umano.”
???: “Tu, non sei un essere umano normale, non è vero?”
Mentre mi porge questa domanda, la sua mano si muove come se stesse cercando di delineare il mio contorno.
???: “!!”
Quando sta per toccarmi una spalla, allontano la sua mano con un colpo.
Isabella: “Che tu sia un essere umano o meno, annusare e toccare una donna che hai
appena visto…”
Isabella: “Beh, è estremamente rude!”
???: “Rude? …Ti porgo le mie scuse.”
???: “Hai un odore davvero insolito e non sono riuscito a trattenermi. Perdonami.”
Guardando la sua espressione mentre si scusa con tanta sincerità, capisco che non era sua
intenzione ferirmi.
Isabella: “Va bene.”
Isabella: “Mi sembrava che stessi cercando qualcosa…”
???: “No. Lascia perdere.”
Isabella: “Davvero? Okay, io devo andare adesso.”
Mentre sto per andarmene, sento qualcuno alle mie spalle chiamare il mio nome.
???: “Isabella!! TI-HO-TROVATA☆”
???: “Jack…?”
Il tipo con il cappuccio realizza che si tratta di Jack molto prima di me.
Jack: “Daniel! Ancora? Eri–… *HMPH*”
L’uomo chiamato Daniel zittisce Jack tappandogli la bocca con una mano.
Daniel: “Non devi preoccuparti per lui. Va’ pure adesso.”
Isabella: “Ma…”
A causa della mano che gli copre la bocca, la faccia di Jack è sempre più rossa.
Isabella: “Credo che se non togli la mano, si sentirà male…”
Daniel: “Si sentirà male? Oh, capisco… Immagino tu abbia ragione.”
Jack: “*Ansima* Stavi cercando di uccidermi?”
Daniel: “Sei tu quello da incolpare, dal momento in cui continuavi a parlare a
sproposito!”
Evitando Jack, che stava per colpirlo, l’uomo con il cappuccio posa il suo sguardo su di me.
Daniel: “Io sono Daniel. Un ospite di questo hotel.”
Daniel: “Ho avuto modo di soggiornare qui a lungo, per cui conoscono la maggior
parte dei dipendenti, come questo tizio.”
Isabella: “Oh, così sei un ospite. Io sono Isabella e lavoro qui da ieri.”
Daniel: “Sono davvero dispiaciuto per quello che ho fatto. Prometto che non accadrà
più.”
Isabella: “Bene. E io vedrò di dimenticarmene.”
Mentre mi sto rivolgendo a Daniel, Jack interrompe la nostra conversazione con fare scontroso.
Jack: “Eeeehi, quand’è che voi due siete diventati così amici a mia insaputa?”
Jack: “Io sono un collega di Isabella, lui solamente un ospite ★“
Jack: “Puoi andare molto più d’accordo con ME! Isabella, andiamo!”
Daniel: “Ti prego di ignorare le sue parole.”
Daniel: “Jack, come mai ti trovi qui?”
Jack: “NON NE HO IDEA! Forse sto facendo da guida ai bambini che si sono smarriti.”
Daniel: “Vuoi che ti tappi la bocca un’altra volta?”
Jack: “No! No! No! No! A dire il vero, stavo cercando te, Isabella☆”
Jack: “Ho un messaggio da parte di Rupert. Ti sta aspettando nella libreria. Adesso sai
dove si trova, vero?”
Isabella: “Rupert? Grazie, ci andrò!”
Dopo averli salutati, lascio l’atrio per dirigermi in libreria.
Isabella: “Rupert?”
Entrando in libreria, chiamo il suo nome.
Rupert: “Isabella, da questa parte.”
Sento la voce di Rupert provenire dalle scale.
Isabella: “Jack mi ha riportato il tuo messaggio. Hai bisogno di qualcosa?”
Rupert: “Si, sali le scale e vieni da me per favore.”
Mi avvicino a lui, rispondendo alla sua chiamata.
Rupert: “Come ti stavo dicendo ieri…”
Rupert: “Sono molto felice che tu abbia provato a dimostrare il tuo amore per me
davanti ad Alfred.”
Rupert: “Anche se si trattava solo di un ordine che non potevi fare a meno di
eseguire.”
Rupert: “Così, volevo dimostrarti la mia riconoscenza…”
Rupert: “Mi è tornato alla memoria un libro che mi sono ripromesso che avrei donato a
colei che avrei amato.”
Rupert: “Questo è per te, come prova della mia gratitudine…”
Rupert: “Mi dispiace che si tratti di una cosa improvvisata. Ti prometto che la prossima
volta troverò qualcosa di perfetto per te.”
Rupert: “Quindi, per favore, accettalo per ora.”
Così dicendo, Rupert mi porge…
Anteprima Premium Route:
Mentre mi legge il libro illustrato, Rupert mi morde.
[Rupert]
‘“’Salirò su una nave ed andrò a vedere la principessa. Però lei non è la principessa che mi ha salvato. Per questo motivo, non potrà diventare mia moglie. Se mai un giorno dovessi cercare una moglie, in tal caso sceglierei te.’”
[Isabella]
“Ngh”
Rupert mi bacia ripetutamente sul segno del morso che mi ha lasciato, come se volesse stuzzicare proprio quel punto, poi vi affonda nuovamente le zanne.
[Rupert]
“Il tuo sangue è insopportabilmente dolce. Che sia perché sei diventata di mia proprietà?”
Isabella: “Un libro illustrato…?”
Apro il libro che mi è stato donato.
Sopra vi è il disegno di una donna sorridente, che fa il bagno nel mare al chiaro di luna.
(La parte superiore del suo corpo è quella di un’umana, ma la parte inferiore è quella di
un pesce…)
Isabella: “Una sirena…?”
Rupert: “Si. È la storia d’amore di una ragazza che è stata presa dal mare.”
Rupert: “Amo particolarmente questa storia. La leggerò per te.”
Rupert mi solleva e mi fa sedere sulle sue gambe.
Isabella: “Ehi Rupert, questo…”
Rupert: “C’è qualche problema?”
Rupert: “Stai tranquilla…”
Rupert apre il libro, proprio come farebbe una madre che legge per il proprio bambino.
E inizia a leggere.
La voce di Rupert, così vicina al mio orecchio, mi fa il solletico.
(La sua voce però è davvero molto gentile…)
La storia che mi legge è veramente triste ed intrisa di sofferenza.
Un giorno, una sirena salva la vita ad un principe la cui nave è stata distrutta.
La sirena, che si innamora di lui, scambia la propria voce per un paio di gambe umane e si reca
a fargli visita.
Il principe però non riconosce in lei la ragazza che gli ha salvato la vita.
Lui continua quindi a cercare quella ragazza e la sirena, avendo perso la propria voce, non può
dirgli la verità…
Rupert: “Un giorno, il principe le dice, ’I miei genitori mi hanno detto di partire per un
viaggio.’”
Rupert: “‘Prenderò una nave ed andrò ad incontrare la principessa che vive nel regno
accanto al mio.’”
Rupert: “‘Però, sono ben consapevole che non sia stata quella principessa a salvarmi…
Perché la ragazza che mi ha salvato indossava abiti consunti…
Rupert: “Per questo motivo, mi recherò sì a farle visita, ma non la prenderò in moglie.”
Rupert: “‘Se un giorno mai dovessi prendere moglie, in tal caso sceglierei te.’
Rupert: “‘E il principe diede un bacio alla sirena, della quale si era occupato come se
fosse stata una vera sorella.’”
Isabella: “!!”
Troppo assorta nell’ascoltare la voce di Rupert, vengo colta di sorpresa da un improvviso dolore
che mi percorre il collo.
(Mi sono lasciata distrarre troppo…)
Provo a fuggire, ma mi stringe alle spalle con una forza tale da impedirmi ogni movimento.
Rupert: “Isabella…”
Rupert percorre con le labbra la zona dolorante.
Dopo avermi baciata più e più volte sulla ferita, affonda di nuovo le zanne in quello stesso
punto.
Isabella: “Ngh!”
Il dolore dura solo un secondo.
Uno spasmo fortissimo e sento la zona diventare bollente.
Rupert: “Il tuo sangue è insopportabilmente dolce…”
Rupert: “Solitamente, i vampiri non si succhiano il sangue tra di loro… Ma noi
costituiamo un’eccezione, perché ci amiamo.”
Rupert: “Il sapore del tuo sangue non è cambiato affatto da quando eri ancora
umana.”
Rupert: “Ma questo sapore è così dolce… Significa forse che c’è una certa intesa tra di
noi?”
Rupert: “…O il motivo è un altro?”
Rupert mi porge queste domande mentre continua a succhiare il mio sangue.
(N-Non c’è modo che io possa saperlo…)
Vorrei rispondergli, ma non riesco.
Più Rupert mi prende sangue, più sento il mio corpo paralizzarsi.
(Non è dolore, ma qualcosa di dolce… Una strana sensazione…)
(Di che cosa si tratta…?)
Meravigliata, perdo i sensi tra le braccia di Rupert.
Isabella: “Un braccialetto?
Rupert: “Si. Immaginavo che sarebbe stato bene su di te.”
Rupert me lo mette al polso.
Isabella: “Grazie. Ne sono davvero felice.”
Non ho scordato le parole di Spade che mi dice di prestare attenzione.
Ma la felicità che provo, non è affatto simulata.
Rupert: “Sono lieto che tu mi abbia sorriso.”
Rupert si avvicina a me sorridendo, sollevato.
Isabella: “R-Rupert…?”
Il viso di Rupert si posiziona all’altezza del mio collo.
Rupert: “È vero che volevo farti un regalo, ma…”
Rupert: “È questa la cosa più importante.”
Sento un bacio sul mio collo, e subito dopo…
Isabella: “!!”
Un dolore pungente mi attanaglia in quello stesso punto.
Isabella: “Rup–…!”
Le sue zanne affondano nella mia carne. Tutto il mio sangue inizia ad affluire verso quel posto.
Rupert: “Il tuo sangue è dolce e delizioso…”
Rupert: “Mi stavo giusto domandando di cosa sapesse il sangue di qualcuno divenuto
di mia proprietà, ma il sapore non è cambiato affatto dal giorno in cui ci siamo
incontrati.”
Rupert: “Forse, continuare a nutrirmi d’ora in poi unicamente del tuo sangue, potrebbe
non rivelarsi una cattiva idea…”
Dopo aver detto questo, Rupert aggredisce con le zanne lo stesso punto, un’altra volta.
(Co-Cosa sta succedendo…?)
Qualcosa di diverso dal dolore controlla la mia mente, sempre più annebbiata. Poi, Rupert, mi
allontana.
(Che cos’era quella sensazione…?)
Rupert: “Isabella?”
(Non era dolore… Era…)
Vorrei pensare, ma la mia testa è troppo leggera.
Rupert: “Isabella…?”
Rupert: “Ho provato a non farlo troppo spesso, così non avresti perso i sensi…”
Così dicendo, Rupert mi guarda negli occhi.
Rupert: “I tuoi occhi sono come appannati. Stai cercando di tentarmi?”
Rupert: “Vieni.”
Rupert mi stringe tra le braccia e io appoggio la testa sulla sua spalla.
Rupert: “Possiamo restare così per un po’. Puoi anche addormentarti se ti va.”
Chiudo gli occhi, ascoltando la sua voce gentile e delicata.
Isabella: “Mmmh…?”
Aprendo gli occhi, mi riscopro con la testa appoggiata sulla spalla di Rupert.
Rupert: “Sei sveglia? Come ti senti adesso?”
C’è un libro tra le mani di Rupert.
Isabella: “…Sto bene adesso.”
Isabella: “Ami davvero molto i libri.”
Rupert: “È solo perché i libri mi mostrano un mondo che non conosco.”
Isabella: “Com’è possibile? I vampiri non sono forse immortali?”
Isabella: “Hai l’eternità davanti a te, quindi puoi andare dove ti pare, non è forse così?”
Isabella: “Puoi uscire dal castello e vedere il mondo.”
Sentendo le parole che ho detto del tutto inconsciamente, Rupert mi guarda con un sorriso
pungente.
Rupert: “…”
Isabella: “Rupert?”
(Ho detto qualcosa che non va…?)
Rupert: “Beh, immagino che non ci sia motivo di nascondertelo…”
Rupert: “A me non è concesso uscire da questo castello.”
Isabella: “Cosa?”
Rupert: “Ti ho parlato della volontà di Harold, non è vero?”
Rupert: “Il diritto di diventare l’erede di Harold, è garantito solo grazie alla linea di
sangue di Eliot, suo figlio maggiore…”
Rupert: “Questo ci rende fratelli. Affinché la volontà venga rispettata appieno, una
delle cose che non ci è concesso fare è uscire dal castello.
Rupert: “È una delle regole stabilite da Harold.”
Isabella: “Perché…?”
Rupert: “Chi si prenderebbe cura delle rose, se potessimo andarcene in giro
liberamente?”
Rupert: “È una regola per prevenire che questo accada.”
Isabella: “Cosa accadrebbe se tu Infrangessi questa regola?”
Rupert: “…Nessuno ci ha mai provato prima…”
Rupert: “Noi vampiri abbiamo il dono dell’immortalità… ma se dovessimo infrangere
quella regola, perderemmo questa peculiarità.”
Isabella: “Moriresti…?!”
Rupert: “Significa che Harold è colui che detiene il potere assoluto.”
Rupert: “Isabella, non fare quella faccia.”
Le mani di Rupert sfiorano il mio viso.
Rupert: “Mi dispiace. Ti ho forse turbata?”
Rupert: “Se ti senti male a causa mia, puoi sempre far ritorno alla tua…”
Isabella: “No, sto bene.”
Non rispondo in quel modo per continuare la mia messinscena, ma dico quel che provo
realmente.
Rupert: “Davvero? Ti stai divertendo a parlare con me?”
SUNLIGHT
Seleziono l’opzione “Voglio saperne di più” (I want to know more) che fa guadagnare 2 punti Moonbeam e 5 punti Sunlight.
Isabella: “Voglio saperne di più su di te e sui vampiri.”
Rupert: “Isabella…”
Isabella: “Tutto questo, è perché sono diventata di tua proprietà.”
Isabella: “Trascorrerò insieme a te il resto del mio tempo…”
Rupert: “Grazie, Isabella.”
Rupert mi sorride.
Rupert: “Voglio invitarti a vedere il mio secondo posto preferito.”
Isabella: “Un altro posto preferito?”
Rupert: “Si. Seguimi.”
Abbandono la libreria insieme a Rupert, il quale mi tiene per mano.
Isabella: “È così buio… Sarebbe questo il tuo posto preferito?”
Rupert: “È chiamata la Stanza dei Desideri…”
Isabella: “La Stanza dei Desideri?”
Mentre porgo questa domanda a Rupert, il panorama davanti a me si distorce e diventa bianco.
(Ancora…?)
Credevo di essere sul punto di ‘vedere’ di nuovo il futuro, invece si trattava di qualcosa di
differente.
Poco alla volta, la mia vista ritorna.
Isabella: “Dove siamo…?”
Rupert: “In questa stanza vive un demone chiamato Nostalis.”
Rupert: “Esso si nutre dei desideri delle persone.”
Rupert: “Dà forma a ciò che desideri, in modo da farti restare più a lungo qui dentro.”
Rupert: “Fa’ attenzione a non farti incantare dalla sua illusione, altrimenti non sarai più
in grado di uscire dalla stanza.”
Isabella: “Questo significa che questo panorama è l’incarnazione del tuo desiderio?”
Rupert: “Si, è l’influenza del libro che stavo leggendo prima…”
Mi guardo attorno nella stanza.
C’è una grande luna alta nel cielo, e il mare si estende fin dove i miei occhi riescono a guardare.
(Ma…)
Rupert: “Non sembra forse un ritratto? Ogni cosa è immobile.”
Sembra che Rupert mi abbia letto nella mente.
Rupert: “Non possiamo fare nulla a riguardo.”
Rupert: “Tutto ciò che riesco ad ottenere leggendo i libri, sono immagini
perfettamente immobili come questo scenario.”
Rupert: “Il mare blu. La spuma marina.
Rupert: “Io conosco questi mondi, eppure non li ho mai visti realmente.”
Rupert: “Non so quanto fredda possa essere quell’acqua.”
Rupert: “Quanto velocemente si muova quell’onda.”
Rupert: “Cosa si possa provare passeggiando sulla spiaggia.”
Rupert china il capo in modo davvero molto triste.
Isabella: “Nemmeno io ho mai visto il mare.”
Isabella: “Nemmeno io ho mai visto il mare.”
Isabella: “Quindi mi dispiace ma non posso dirti come sia.”
Isabella: “Ehi Rupert, guarda. È molto bello anche se è immobile.”
Indico il punto dove il chiaro di luna si riflette sulla superficie del mare, splendidamente.
Rupert: “…È così strano.”
Isabella: “Cosa?”
Rupert: “Vengo qua da solo ad osservare il mondo esterno con la mente assente.”
Rupert: “Non provo nulla. Trascorro semplicemente il tempo qui…”
Rupert: “Ma non oggi.”
Rupert: “Guardare questo paesaggio insieme, e scambiarci opinioni su quel che
vediamo…”
Rupert: “Non so il perché, ma provo una sensazione di calma e di calore…”
Isabella: “Beh, Rupert… Credo che quel che provi si chiami amore.”
Rupert: “Amore…?”
Rupert mi guarda, inclinando appena la testa di lato.
Rupert: “Non riesco a capire me stesso così bene…”
Rupert: “Ma, questo significa forse che ho iniziato ad amarti?”
Sospiro, guardandolo mentre chiede a me una risposta a quella domanda.
Isabella: “…Se devi chiedere a qualcun’altro come ti senti, allora significa che
probabilmente i tuoi sentimenti non sono forti abbastanza.”
(Se sei innamorato di qualcuno, i tuoi sentimenti emergono in modo del tutto
naturale…)
Rupert: “Non sono forti abbastanza, mmh. Che peccato .”
Questo è quello che Rupert dice, ma non sembra minimamente dispiaciuto.
Rupert: “…Adesso dovremmo andare. Credo che Nostalis abbia avuto un pasto più che
abbondante.”
Rupert tende una mano verso di me.
Mi riscopro stupita dalla naturalezza con il quale gliela afferro.
(Ho appena…?)
Rupert: “Isabella, che c’è che non va?”
Isabella: “N-Nulla.”
(Fingi. Limitati a fingere, così non dubiterà di te.)
Cercando di persuadermi, appoggio la mia mano su quella di Rupert.
Tenendomi per mano, Rupert mi accompagna fino alla mia stanza.
Isabella: “Va bene qui, Rupert.”
(Ho come l’impressione di essermi già trovata in questa situazione, non molto tempo
fa…)
Ringraziandolo, apro la porta.
Isabella: “Oggi non entri, uh?”
Rupert: “Lui mi ha detto che un gentiluomo non dovrebbe entrare nella stanza di una
ragazza così sconsideratamente.”
Isabella: “Lui…?”
Rupert: “Ah, è stato Raymond a dirmelo.”
Rupert: “Però credo che questo sia consentito.”
Isabella: “Cosa?”
Mentre sto per entrare nella mia stanza, Rupert mi stringe le braccia con vigore.
Secondo Capitolo Quarto Capitolo
Diario Rupert Capitolo 3
Giorno 3
“Jack e Daniel”:
Ho sentito dire che sono rispettivamente un membro dello staff dell’hotel e un
ospite, eppure sembrano amici di vecchia data.
“Le regole di Harold”:
● Coloro i quali hanno un legame di sangue con il figlio maggiore di Harold
non possono lasciare il castello.
● L’idea che nessuno rimanesse a prendersi cura del Rose Garden spaventava
Harold?
● Sia Alfred che Rupert sono imprigionati nel castello.
Il motivo per cui Rupert vuole diventare l’erede di Harold è forse collegato a
questa regola?
Quello scenario di un mondo esterno al castello immaginato da Rupert e che ho
visto nella Stanza dei Desideri…
Mi piacerebbe un giorno poterlo visitare con lui!
…Un attimo, ho appena detto con lui?…