[Traduzioni] Blood In Roses Rupert Capitolo 2

RUPERT CAPITOLO 2

Questo articolo contiene la Traduzione del gioco Shall we date? Blood in Roses+ con il personaggio Rupert Capitolo 2.

Spero che vi possa essere utile! Se notate degli errori o per qualsiasi richiesta scrivetemi nei commenti!

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER

 

rupert capitolo 1

Shall we Date? Blood in Roses Rupert Capitolo 2

 

Rupert​: ​“‘Possiamo ​farlo ​la ​prossima ​volta, ​ricordi?”
Rupert​: ​“Hai ​dimenticato ​quel ​che ​ti ​avevo ​detto?”
Nel dire questo, Rupert mi afferra.
Affondando il suo viso nei miei capelli–
Rupert​: ​“Questo ​gesto ​può ​provare ​il ​mio ​amore ​per ​te?”
(Cosa ​sta ​dicendo…?)
Rupert, che mi stava ancora stringendo forte tra le sue braccia, inizia a bisbigliare al mio
orecchio.
Rupert​: ​“Immagino ​che ​non ​stia ​funzionando…”
Emette un lieve sospiro e mi rivolge un sorriso pungente.
Rupert​: ​“Ti ​dirò ​la ​verità. ​Prima ​d’ora ​non ​ho ​mai ​amato ​nessuno ​in ​vita ​mia.”
Rupert​: ​“Onestamente, ​penso ​che ​un ​sentimento ​come ​l’amore ​non ​possa ​portare
nulla ​di ​buono.”
Rupert​: ​“Per ​questo ​motivo, ​io ​non ​so ​cosa ​devo ​fare ​per ​amarti.”
Rupert​: ​“Per ​favore, ​dimmelo ​tu. ​Cosa ​dovrei ​fare ​affinché ​tu ​possa ​sentirti ​amata?”
(Cosa ​dovresti ​fare…?)
Isabella​: ​“… ​Io ​voglio…”

SUNLIGHT:
Seleziono​ ​l’opzione​ ​“Voglio​ ​un​ ​bacio​ ​sulla​ ​guancia”​ ​(I​ ​want​ ​a​ ​kiss​ ​in​ ​my​ ​cheek)​ ​che​ ​fa guadagnare​ ​2​ ​punti​ ​Moonbeam​ ​e​ ​5​ ​punti​ ​Sunlight.

Isabella​: ​“Immagino ​che ​potrei ​sentirmi ​amata, ​se ​mi ​baciassi ​gentilmente ​su ​una
guancia.”
Rupert​: ​“Un ​bacio ​su ​una ​guancia… Okay, ​ci ​proverò.”
Con un sorriso, Rupert mi spinge verso il letto e mi fa sdraiare.
Mentre preme il suo corpo contro al mio, impedendomi di muovermi, mi dà un bacio che è più
simile ad un morso.
Isabella​: ​“Rupert, ​aspetta! ​Fa ​male…!”
Rupert​: ​“Fa ​male…?”
Isabella​: ​“Non ​ti ​ho ​mai ​detto ​di ​volere ​un ​bacio ​così ​violento!”
Rupert​: ​“Violento? ​Io ​sarei…?”
L’espressione di Rupert sembra turbata.
Isabella​: ​“Si. ​Il ​bacio ​che ​mi ​hai ​dato ​adesso ​era ​violento, ​non ​gentile.”
Isabella​: ​“Io ​mi ​stavo ​riferendo ​ad ​un ​bacio ​più ​appassionato.”
Isabella​: ​“Quello ​non ​può ​nemmeno ​essere ​chiamato ​un ​bacio.”
Rupert​: ​“…Ho ​capito.”
Osservando Rupert scrollare le spalle, realizzo qualcosa.
(È ​una ​cosa ​strana, ​per ​una ​persona ​che ​si ​suppone ​essere ​di ​sua ​proprietà,
rispondergli ​in ​quel ​modo?)
Fisso Rupert con ansia, sperando che non si sia accorto che sto solo fingendo.
Rupert​: ​“È ​così ​strano.”
Isabella​: ​“Uh…?”
Rupert sorride, mentre alza la testa.
(Grazie ​a ​Dio, ​sembra ​che ​la ​mia ​fosse ​solo ​una ​paura ​infondata…)
Rupert​: ​“Anche ​se ​sei ​diventata ​di ​mia ​proprietà, ​devi ​essere ​ancora ​un ​essere
umano…”
Rupert​: ​“È ​la ​prima ​volta ​che ​parlo ​così ​a ​lungo ​con ​un ​essere ​umano…”
Rupert​: ​“Forse ​in ​te ​c’è ​qualcosa ​di ​speciale ​perché ​nelle ​tue ​vene ​scorre ​il ​sangue ​di
Tatiana?”
(Il ​sangue ​di ​Tatiana…)
Ora potrebbe anche rispondere alla domanda che mi perseguita.
Isabella​: ​“Rupert, ​come ​facevi ​a ​sapere ​che ​sono ​una ​discendente ​di ​Tatiana?”
Isabella​: ​“Quando ​mi ​hai ​restituito ​quel ​pendente, ​come ​facevi ​a ​sapere ​che ​era ​mio ​e
che ​era ​la ​prova ​che ​io ​sono ​la ​discendente ​di ​Ta–”
Mentre cerco di mettere insieme le parole, la mia vista inizia ad offuscarsi.
(Ancora ​un ​momento, ​voglio ​sentire ​la ​sua ​risposta…)
Nonostante la supplica, il mio desiderio non si avvera.
“Vedo” la porta di una stanza, ma non è la stanza dove sono stata portata.
“Vedo” un’altra stanza che non conosco. Cosa c’è sulla scrivania…?
(Un ​libro…? ​No, ​sembra ​piuttosto ​un ​diario…)
Riesco a “vedere” una pagina dove è stato scritto qualcosa.
“Vedo” Rupert.
Mormora qualcosa, poi il suo viso assume un’espressione stravolta, come se stesse per piangere.
Dopo aver “visto” tre scene differenti di seguito, mi assale un mal di testa più forte del solito.
(Oh ​no, ​mi ​sento ​così ​male…)
Rupert​: ​“Isabella…?”
Odo la voce di Rupert pronunciare il mio nome,ma mi sento troppo male per riuscire a
rispondergli.
Nausea e un forte mal di testa. Incapace di resistere, mi lascio andare e perdo i sensi.

Giorno 2

Isabella​: ​“Uh…?”
(Cosa? ​Dove ​mi ​trovo…?)
???​: ​“Sei ​sveglia?”
Mi volto in direzione di quella voce, e trovo un gatto seduto.
Spade:​ ​“Sei ​svenuta ​all’improvviso, ​mentre ​porgevi ​a ​Rupert ​una ​domanda ​dopo ​l’altra.
Riesci ​a ​ricordare?”
(…Oh, ​io ​sono…?)
Isabella​: ​“Immagino ​di ​si…”
Mi alzo in piedi, e mi guardo attorno borbottando.
Isabella​: ​“Ci ​sei ​solo ​tu ​in ​questa ​stanza…?
Spade:​ ​“Ti ​stai ​riferendo ​a ​Rupert?”
Spade:​ ​“Si. ​Ti ​stava ​lisciando ​i ​capelli. ​Dal ​suo ​sguardo, ​si ​capiva ​che ​era ​molto
preoccupato.”
(I ​miei ​capelli…?)
(Credevo ​che ​quel ​suo ​sorriso ​fosse ​falso…)
(Che ​sia ​veramente ​una ​brava ​persona…?)
Spade:​ ​“Te ​l’ho ​già ​detto ​più ​di ​una ​volta, ​non ​abbassare ​mai ​la ​guardia ​con ​quei ​due
fratelli.”
Spade:​ ​“Non ​stai ​vacillando, ​non ​è ​vero?”
Spade:​ ​“Ricorda ​quello ​che ​ti ​hanno ​fatto.”
Isabella​: ​“Lo ​so.”
(Quei ​due ​mi ​hanno ​succhiato ​il ​sangue, ​e ​hanno ​provato ​a ​farmi ​diventare ​di ​loro
proprietà…)
(Se ​dovessero ​scoprire ​che ​sto ​fingendo, ​di ​sicuro ​proverebbero ​a ​succhiarmi ​il ​sangue
di ​nuovo…)
Spade:​ ​“Capisci ​cosa ​dovresti ​fare, ​adesso?”
Isabella​: ​“Fingere ​di ​essere ​di ​sua ​proprietà ​e ​trovare ​un ​modo ​per ​entrare ​nel ​Rose
Garden.”
Spade:​ ​“Risposta ​esatta.”
Isabella​: ​“Ma…”
Spade:​ ​“C’è ​qualcos’altro ​che ​ti ​preoccupa?”
Isabella​: ​“Per ​entrambi, ​sembra ​che ​sia ​davvero ​importante ​essere ​amati ​da ​me.”
Isabella​: ​“E ​Rupert ​ha ​detto ​che ​non ​sa ​come ​si ​fa ​ad ​amare ​qualcuno…”
Isabella​: ​“Perché ​a ​loro ​importa ​così ​tanto ​amare ​ed ​essere ​amati…?”
Spade:​ ​“Perché ​si ​tratta ​della ​volontà ​di ​Harold.”
Isabella​: ​“Harold… ​Quell’uomo ​nel ​ritratto, ​vero? ​Ho ​sentito ​dire ​che ​è ​il ​fondatore ​dei
vampiri.”
Isabella​: ​“Hai ​parlato ​della ​sua ​volontà. ​Questo ​significa ​che ​lui ​è ​già…”
Spade:​ ​“Harold ​ha ​perduto ​la ​donna ​che ​amava, ​ed ​è ​caduto ​in ​preda ​alla
disperazione.”
Spade:​ ​“Ha ​lasciato ​un ​testamento ​che ​manifestava ​la ​propria ​volontà, ​che ​avrebbe
dovuto ​essere ​eseguita ​cinquecento ​anni ​dopo…”
Spade:​ ​“Chi ​amerà ​e ​sarà ​amato ​dalla ​discendente ​di ​Tatiana ​verrà ​riconosciuto ​come
l’erede ​di ​Harold ​e ​potrà ​dunque ​ereditare ​tutte ​le ​sue ​ricchezze.”
Spade:​ ​“Questa ​è ​la ​sua ​volontà.”
Isabella​: ​“Cosa…?”
Il nome che sento citare nella volontà, mi coglie di sorpresa.
Isabella​: ​“Tatiana? ​Perché ​il ​nome ​di ​Tatiana ​è ​incluso ​nella ​volontà?”
Spade:​ ​“…Perché ​Tatiana ​era ​la ​donna ​amata ​da ​Harold.”
Spade mi dice questo con un’espressione addolorata.
Spade:​ ​“La ​’discendente ​di ​Tatiana’ ​che ​Harold ​menziona ​nelle ​sue ​volontà, ​sei ​tu…”
Spade:​ ​“E ​Rupert ​ed ​Alfred, ​i ​figli ​maggiori ​nella ​linea ​di ​sangue ​di ​Harold, ​hanno ​il
diritto ​di ​diventare ​i ​suoi ​eredi.”
Spade:​ ​“Ognuno ​di ​loro, ​seppur ​per ​diversi ​scopi, ​desidera ​essere ​riconosciuto ​come
erede.”
Isabella​: ​“Diversi ​scopi…?”
Spade:​ ​“Chiedilo ​direttamente ​a ​loro.”
Spade:​ ​“Quei ​due ​ti ​stanno ​usando ​per ​raggiungere ​i ​loro ​scopi.”
Spade:​ ​“Devi ​avere ​una ​volontà ​forte ​e ​puntare ​unicamente ​a ​raggiungere ​il ​tuo
obiettivo.”
Isabella​: ​“Okay.”
Annuisco a Spade di rimando.
Isabella​: ​“Um… ​Voglio ​saperne ​di ​più ​a ​proposito ​di ​Tatiana ​e ​Harold…”
Isabella​: ​“E ​anche ​su ​di ​te. ​Ancora ​non ​conosco ​il ​motivo ​per ​il ​quale ​mi ​stai ​aiutando.”
Spade:​ ​“La ​prossima ​volta ​te ​lo ​dirò… ​Recati ​in ​libreria ​se ​vuoi ​saperne ​di ​più ​a
proposito ​di ​Tatiana ​e ​Harold.”
Spade:​ ​“Raggiungi ​lo ​scaffale ​H52. ​Dovresti ​essere ​in ​grado ​di ​trovare ​un ​libro ​che
tratta ​proprio ​dell’argomento ​che ​ti ​interessa.”
Così dicendo, Spade si raggomitola sul letto e chiude gli occhi.
Isabella​: ​“La ​libreria, ​lo ​scaffale ​H52…”
Isabella​: ​“Grazie, ​Spade.”
Ringraziando Spade che si è addormentato, lascio la mia stanza.
Isabella​: ​“La ​libreria…”
(La ​libreria… ​Dove ​sarà…?)
Continuo a camminare, borbottando tra me e me.
Isabella​: ​“Ma ​dove ​diamine ​si ​trova…?!”
???​: ​“Woo ​hoo! ​Ma ​quella ​non ​è ​forse ​Isabella?”
Voltandomi verso quella voce gioiosa che proviene alle mie spalle, vedo Jack. Di riflesso, mi
metto sull’attenti.
Jack​: ​“Ti ​stai ​preparando ​per ​scendere ​in ​guerra ​o ​qualcosa ​del ​genere? ​È ​tutto
OKAAAAAY! ​Non ​ti ​farò ​mai ​più ​del ​male ☆”
Jack​: ​“Ehi, ​credimi! ​Per ​favore, ​per ​favore, ​per ​favore?”
Non mi trovo in una bella situazione, senza nessuno attorno, proprio come quando mi ha
afferrata l’ultima volta.
(Se ​sarà ​necessario, ​mi ​basterà ​gridare ​e ​chiedere ​aiuto.)
Annuendo tra me e me, prendo questa decisione.
Jack​: ​“Allora, ​che ​stai ​facendo ​qui, ​Isabella?”
Isabella​: ​“Sto ​cercando ​la ​libreria… ​tu ​sai ​dove ​si ​trova?”
Jack​: ​“La ​libreria, ​uh… ​Questo ​significa ​che ​ti ​sei ​persa ​anche ​tu ☆”
Isabella​: ​“Che ​mi ​sono ​persa ​anch’io…?”
Jack​: ​“Oh, ​non ​stavo ​parlando ​di ​me. ​È ​solo ​che ​mi ​è ​venuto ​in ​mente ​quel ​tipo. ​La
libreria, ​la ​libreria…”
Jack​: ​“Questo ​castello ​è ​troppo ​capriccioso! ​Continua ​a ​cambiare ​le ​disposizioni.”
Jack​: ​“Per ​farti ​un ​esempio, ​prima ​stai ​camminando ​lungo ​un ​corridoio ​bello ​pulito, ​e
poi ​ti ​ritrovi ​all’improvviso ​in ​un ​posto ​pieno ​di ​ragnatele.”
Jack​: ​“Ho ​sentito ​dire ​che ​oggigiorno ​la ​situazione ​è ​migliorata. ​Beh, ​dopotutto ​si
tratta ​di ​cose ​che ​mi ​ha ​detto ​Raymond. ​Io ​non ​mi ​trovavo ​qui ​ai ​vecchi ​tempi.”
Isabella​: ​“La ​disposizione ​delle ​cose ​cambia…? ​Mi ​rendo ​conto ​che ​questo ​castello ​è
proprio ​strano.”
Jack​: ​“Eeeee, ​la ​libreria ​che ​stai ​cercando ​dovrebbe ​essere… ​là!”
Guardo nella direzione che Jack mi indica con un dito.
Isabella​: ​“Grazie. ​Proverò ​ad ​andare ​da ​quella ​parte.”
Mentre inizio a dirigermi verso la biblioteca, sento Jack mormorare qualcosa.
Jack​: ​“Faresti ​meglio ​a ​stare ​attenta, ​oppure… ​potrebbe ​apparire ​lo ​spaventoooooso
Signor ​Lupo ☆”
Isabella​: ​“Cosa? ​Un ​lupo?”
Non avendo capito molto bene le sue parole, mi volto ancora verso di lui.
Isabella​: ​“Jack…?”
Jack non si trovava più là.
Mentre mi dirigo verso la direzione indicatami da Jack, la libreria appare.
(È​… davvero ​grande…)
Ci sono scaffali che arrivano fino al soffitto, e tutti sono stracolmi di libri.
Isabella​: ​“H52… ​H52…”
Cammino, prestando attenzione ai numeri presenti sugli scaffali della libreria.
Isabella​: ​“È ​qui…”
Dopo aver trovato lo scaffale che cercavo, volgo lo sguardo verso l’alto.
In cima allo scaffale, c’è un libro dalla rilegatura appariscente.
(Il ​libro ​ha ​catturato ​la ​mia ​attenzione, ​ma…)
Si trova troppo in alto affinché io possa raggiungerlo.
(Cosa ​dovrei ​fare…?)

SUNLIGHT:
Seleziono​ ​l’opzione​ ​“Vado​ ​a​ ​prendere​ ​una​ ​sedia”​ ​(Go​ ​get​ ​a​ ​chair)​ ​che​ ​fa​ ​guadagnare​ ​2​ ​punti Moonbeam​ ​e​ ​5​ ​punti​ ​Sunlight.

Allungo la mano. Non credo che riuscirò a raggiungerlo.
Mi guardo attorno, ma non riesco a trovare nulla che possa farmi da scalino.
(Potrei ​mettermi ​a ​cercare ​una ​sedia ​o ​qualcosa ​del ​genere.)
Con questa idea in mente, mi volto–
Isabella​: ​“Aiee!”
Urto qualcosa e mi scappa un grido.
Isabella​: ​“M-Mi ​dispiace…”
Rendendomi conto che si trattava di una persona, mi affretto a scusarmi.
Isabella​: ​“Rupert…”
Rupert​: ​“È ​raro ​vederti ​qui.”
Rupert​: ​“Cosa ​stai ​facendo?”
Isabella​: ​“Volevo ​solo ​leggere ​un ​libro… ​ma ​si ​trovava ​troppo ​in ​alto ​e ​non ​sono
riuscita ​a ​raggiungerlo. ​Per ​questo, ​mi ​sono ​messa ​a ​cercare ​una ​sedia.”
Quando gli indico il libro che voglio, Rupert si mette di fronte allo scaffale.
Rupert​: ​“È ​questo?”
Isabella​: ​“Si, ​mi ​sei ​stato ​di ​grande ​aiuto. ​Grazie ​mille.”
Il libro è davvero molto pesante.
Isabella​: ​“Vieni ​qui ​spesso?”
Rupert​: ​“Non ​vengo ​semplicemente ​qui…”
Rupert​: ​“Non ​sarebbe ​un’esagerazione ​dire ​che ​io ​qui ​quasi ​ci ​vivo.”
Isabella​: ​“Vivere ​qui?”
Rupert​: ​“Nei ​libri, ​ci ​sono ​così ​tanti ​mondi ​che ​non ​conosco.”
Rupert​: ​“Vivere ​le ​avventure ​insieme ​ai ​personaggi, ​vedere ​panorami ​mai ​visti ​prima…”
Rupert​: ​“Amo ​davvero ​il ​mondo ​dei ​libri, ​che ​mi ​insegnano ​sempre ​cose ​nuove.”
Rupert mi parla e i suoi occhi splendenti sono in grado di sbalordirmi.
(Non ​sapevo ​che ​avesse ​un ​lato ​così ​fanciullino…)
Rupert​: ​“Perché ​vuoi ​quel ​libro?”
Rupert​: ​“Sembra ​un ​libro ​che ​tratta ​della ​storia ​dell’Hotel ​Libra ​Sincera…”
Isabella​: ​“Volevo ​saperne ​di ​più ​a ​proposito ​di ​questo ​castello…”
Rupert​: ​“Capisco. ​Allora, ​posso ​raccontarti ​io ​quello ​che ​ti ​interessa ​sapere.”
Rupert​: ​“Sei ​una ​mia ​proprietà, ​e ​questo ​è ​un ​dovere ​che ​spetta ​al ​tuo ​proprietario.
Vieni.”
Prendendomi per mano, mi fa sedere ad una scrivania. Rupert apre il libro e fa scorrere lo
sguardo sulle pagine.
Rupert​: ​“Da ​quando ​l’Hotel ​Libra ​Sincera ​ha ​cambiato ​il ​proprio ​nome…”
Rupert​: ​“Allora? ​Cosa ​ti ​interessa ​sapere?”
Le cose che volevo conoscere erano molte.
(Sono ​troppe ​le ​cose ​che ​non ​capisco, ​da ​quando ​mi ​trovo ​qui.)
(Ma ​tra ​tutte, ​quella ​che ​maggiormente ​mi ​importa ​di ​sapere ​è…)
Isabella​: ​“Volevo ​sapere ​che ​tipo ​di ​connessione ​c’è ​tra ​Tatiana ​e ​questo ​castello.”
Rupert​: ​“Tatiana, ​umm…”
Per un momento, l’espressione di Rupert si fa cupa.
Isabella​: ​“Rupert?”
Rupert​: ​“…Tu ​cosa ​sai ​di ​Tatiana?”
Rupert mi pone quella domanda con il suo solito sorriso gentile.
(Che ​abbia ​frainteso…?)
Gli rispondo, senza però riuscire a dimenticare quella sua espressione accigliata.
Isabella​: ​“Non ​so ​praticamente ​nulla ​di ​lei. ​So ​che ​è ​una ​mia ​antenata, ​e ​questo ​è
tutto…”
Isabella​: ​“Ho ​sentito ​dire ​che ​ha ​incontrato ​un ​tragico ​destino.”
Rupert​: ​“Capisco.”
Rupert​: ​“…Devi ​sapere, ​che ​lei ​viveva ​in ​questo ​castello.”
Rupert​: ​“ ​Era ​l’amata ​di ​Harold. ​È ​stata ​anche ​colei ​che ​ha ​creato ​Rosapast, ​la ​rosa ​che
fiorendo ​funge ​da ​fonte ​di ​energia ​per ​il ​castello…”
Rupert​: ​“Questa ​era… ​Tatiana.”
Rupert​: ​“Harold ​e ​Tatiana ​si ​amavano, ​ma ​non ​hanno ​mai ​avuto ​figli.
Rupert​: ​“Vedi, ​qui… ​Dà ​un’occhiata ​a ​questa ​parte ​del ​libro.”
Rupert​: ​“Parla ​dell’origine ​di ​questo ​hotel ​e ​della ​rosa.”
Guardo la pagina che mi è stata indicata.
Isabella​: ​“L’hotel ​Libra ​Sincera ​è ​stato ​fondato ​qui ​secondo ​la ​volontà ​di ​Tatiana.”
Isabella​: ​“Grazie ​al ​potere ​di ​Rosapast, ​l’hotel ​prende ​vita.”
(L’hotel ​prende ​vita?)
Isabella​: ​“Jack ​mi ​ha ​detto ​che ​la ​disposizione ​delle ​stanze ​e ​degli ​oggetti ​dell’hotel
cambia. ​È ​la ​verità…?”
Rupert​: ​“È ​proprio ​così. ​Grazie ​al ​potere ​della ​rosa, ​l’hotel ​ha ​una ​sua ​propria ​volontà.”
Rupert​: ​“Cambiare ​la ​disposizione ​delle ​stanze, ​impedirci ​di ​andare ​dove ​vogliamo…”
Rupert​: ​“Tempo ​fa ​mi ​imbrogliava ​davvero ​spesso, ​ma ​ora ​è ​decisamente ​più
tranquilla.”
(Jack ​ha ​detto ​la ​stessa ​cosa…)
Isabella​: ​“E ​perché ​si ​è ​calmata ​così ​tanto?”
Rupert​: ​“Immagino ​che ​sia ​perché ​il ​potere ​della ​rosa ​sta ​diventando ​sempre ​più
debole. ​Comunque, ​si ​tratta ​solo ​della ​mia ​opinione ​personale.”
Isabella​: ​“Il ​potere ​della ​rosa?”
Rupert​: ​“L’hai ​visto ​anche ​tu, ​non ​è ​vero? ​L’entrata ​per ​il ​Rose ​Garden ​è ​chiusa ​ed
entrarvi ​è ​impossibile.”
Rupert​: ​“Rosapast ​ha ​la ​sua ​propria ​volontà. ​Sceglie ​lei ​a ​chi ​mostrarsi.”
Rupert​: ​“Rosapast ​ha ​scelto ​Tatiana, ​Harold ​e ​Alfred…”
Isabella​: ​“E ​per ​quanto ​riguarda ​te, ​Rupert?”
Rupert​: ​“Io ​preferisco ​leggere ​libri ​che ​prendermi ​cura ​dei ​fiori.”
Mentre sorride, Rupert distoglie lo sguardo come se qualcosa gli avesse attraversato la mente.
Rupert​: ​“Tatiana, ​che ​ha ​dato ​vita ​a ​Rosapast, ​e ​Harold, ​il ​suo ​amato, ​trascorrevano
spesso ​parte ​del ​loro ​tempo ​nel ​Rose ​Garden.”
Rupert​: ​“…Ma ​i ​loro ​giorni ​felici ​non ​sono ​durati ​a ​lungo.”
Rupert​: ​“Isabella, ​lo ​sai ​che ​Tatiana ​è ​stata ​catturata ​dagli ​umani ​perché ​accusata ​di
“eresia” ​e ​messa ​al ​rogo, ​vero?”
Isabella​: ​“Si, ​lo ​so.”
Rupert​: ​“Dopo ​la ​sua ​morte, ​Harold ​è ​caduto ​in ​un ​profondo ​stato ​di ​depressione.”
Isabella​: ​“Perché ​la ​donna ​che ​amava ​è ​morta. ​È ​una ​conseguenza ​naturale.”
Rupert​: ​“Si, ​probabilmente ​hai ​ragione.”
Rupert annuisce, ma non sembra realmente convinto.
(Ha ​detto ​di ​non ​sapere ​come ​si ​fa ​ad ​amare ​qualcuno.)
(Ecco ​perché ​non ​comprende ​il ​dispiacere ​che ​si ​prova ​nel ​perdere ​la ​persona ​amata.)
Rupert​: ​“Aveva ​preso ​l’abitudine ​di ​chiudersi ​sempre ​più ​spesso ​nella ​sua ​stanza, ​e ​noi
l’abbiamo ​visto ​sempre ​meno…”
Rupert​: ​“Infine, ​un ​giorno, ​è ​scomparso.”
Rupert​: ​“Da ​quel ​momento ​in ​poi, ​Rosapast ​non ​si ​è ​più ​mostrata ​nemmeno ​una
volta…”
Rupert​: ​“Tutto ​ciò ​che ​è ​rimasto ​sono ​le ​sue ​volontà, ​e ​l’ordine ​di ​presentarle
cinquecento ​anni ​dopo.”
Rupert​: ​“Nelle ​suddette ​volontà, ​Harold ​ha ​parlato ​del ​suo ​erede.”
Rupert​: ​“‘Colui ​che ​amerà ​e ​verrà ​amato ​dalla ​discendente ​di ​Tatiana ​diventerà ​l’erede
di ​Harold ​ed ​erediterà ​tutte ​le ​sue ​ricchezze’, ​questo ​è ​quanto ​riportato.”
Rupert​: ​“Diventare ​il ​suo ​erede, ​significa ​diventare ​il ​proprietario ​dell’Hotel ​Libera
Sincera.”
Isabella​: ​“Tu ​vuoi ​diventare ​il ​suo ​erede?”
(Spade ​mi ​ha ​detto ​che ​sia ​Alfred ​che ​Rupert ​lo ​desiderano…)
(E ​che ​devo ​essere ​io ​stessa ​a ​chiedere ​loro ​quale ​sia ​il ​loro ​intento.)
Rupert​: ​“Si, ​voglio ​diventare ​il ​suo ​erede.”
Rupert​: ​“C’è ​un ​desiderio ​che ​voglio ​esaudire.”
Rupert​: ​“E, ​affinché ​si ​avveri, ​è ​necessario ​che ​io ​diventi ​il ​suo ​erede.”
Isabella​: ​“E ​quale ​sarebbe ​il ​tuo–…?”
Nel momento momento in cui provo a porgergli la domanda–
???​: ​“Eri ​qui, ​Isabella.”
Isabella​: ​“Cosa?”
Voltandomi, vedo Raymond rivolgermi uno sguardo truce.
Raymond​: ​“Hai ​forse ​dimenticato ​che ​ti ​era ​stato ​detto ​che ​da ​oggi ​avresti ​lavorato
qui?”
(Ah…)
Raymond​: ​“Hai ​scritto ​in ​faccia ​’Ops! ​Me ​ne ​sono ​scordata.’”
Isabella​: ​“U-Um… ​Mi ​dispiace ​molto.”
Gli porgo volentieri le mie scuse.
Raymond​: ​“Seguimi.”
Isabella​: ​“M-Ma…”
(Eravamo ​nel ​bel ​mezzo ​di ​una ​conversazione… ​E ​io ​non ​gli ​ho ​ancora ​chiesto ​la ​cosa
più ​importante.)
Rupert​: ​“Potremo ​parlarne ​la ​prossima ​volta. ​Non ​dovresti ​disobbedire ​a ​Raymond.”
Isabella​: ​“…Va ​bene. ​Raccontami ​il ​resto ​la ​prossima ​volta.”
Esco dalla libreria con un peso sul cuore.
Appena dopo avermi condotto nel salotto, Raymond mi ordina di portare del tè ad Alfred che si
trova con un’ospite.
Avvicinandomi ad Alfred, mi accorgo che sta parlando con una ragazza.
(Non ​sapevo ​che ​fosse ​in ​grado ​di ​sorridere…)
Avendolo sempre visto comportarsi da insensibile, mi sorprendo nel vederlo chiacchiere con
un’ospite in quel modo.
???: ​“Ehi ​Alfred, ​vieni ​con ​me ​nella ​Stanza ​dei ​Desideri.”
???: ​“C’è ​un ​posto ​dove ​vorrei ​andare ​con ​te.”
Alfred:​ ​“Ma, ​mia ​giovane ​lady, ​quella ​stanza ​è ​troppo ​pericolosa.”
Alfred:​ ​“Non ​posso ​portarti ​in ​un ​posto ​così ​rischioso.”
???: ​“Ti ​stai ​preoccupando ​per ​me? ​Oh, ​mio ​Alfred…”
Dopo aver udito quelle parole, le guance della ragazza si tingono di rosso.
(Alfred ​deve ​piacerle ​davvero ​molto.)
Isabella​: ​“Mi ​scusi. ​Vi ​ho ​portato ​il ​tè, ​signorina.”
???: ​“Oh ​grazie… ​La ​tua ​faccia ​mi ​è ​nuova.”
Isabella​: ​“Mi ​chiamo ​Isabella. ​Lavoro ​qui ​da ​oggi.”
???: ​“Capisco. ​Io ​sono ​Bridget. ​Se ​hai ​finito, ​puoi ​anche ​andartene.”
Così dicendo, riprende la sua conversazione con Alfred.
Mentre sono occupata a servire tè e dolci per gli ospiti nella sala e a fare pulizie… quella ragazza
mi chiama e mi dice di fermarmi.
Bridget: ​“Hey, ​tu. ​Che ​ne ​pensi ​di ​Alfred?”
Isabella​: ​“Di ​Alfred…? ​Um… ​nulla ​in ​particolare.”
Bridget: ​“Oh, ​va ​bene. ​Lui ​è ​mio! ​Vedi ​di ​non ​scordatelo.”
Dopo aver detto questo, Bridget si alza dal tavolo.
Bridget: ​“Vi ​prego ​di ​scusarmi ​per ​ora. ​Alfred, ​assicurati ​di ​trovare ​di ​nuovo ​il ​tempo
per ​prendere ​una ​tazza ​di ​tè ​in ​mia ​compagnia.”
Alfred:​ ​“Certamente, ​mia ​giovane ​lady.”
Osservando Alfred sorriderle in modo così gentile, Bridget arrossisce di nuovo.
Si gira ripetute volte per salutare Alfred con la mano. Sul suo volto c’è un’espressione
addolorata.
Isabella​: ​“Non ​sapevo ​che ​fossi ​capace ​di ​sorridere.”
Rivolgendo la parola ad Alfred che, dopo la partenza di Bridget è tornato a sedersi, mi accorgo
che la sua espressione è tornata ad essere quella di una persona scontrosa.
Alfred:​ ​“L’ho ​fatto ​solo ​per ​evitare ​seccature. ​È ​insopportabile ​quando ​è ​di ​pessimo
umore.”
Seduto sul sofà, Alfred volge lo sguardo verso di me.
Alfred:​ ​“…E ​se ​ti ​succhiassi ​di ​nuovo ​il ​sangue? ​Potresti ​diventare ​di ​mia ​proprietà…?
Isabella​: ​“Cosa? ​Aaah!”
Prima ancora che possa dare un senso alle sue parole, mi blocca con le braccia.
Alfred:​ ​“Se ​succhiassi ​di ​nuovo ​il ​tuo ​sangue, ​forse ​potrei ​renderti ​di ​mia ​proprietà.”
Sento la voce di Alfred sussurrarmi all’orecchio, il suo respiro sul mio collo.
Isabella​: ​“Fermati!”
Con fatica, provo a liberarmi dalla stretta di Alfred, ma le sue braccia sono così forti che non
riesco a compiere il minimo movimento.
Alfred:​ ​“Devi ​solo ​lasciarti ​andare.”
(No… ​Per ​favore…!)
(Prenderà ​di ​nuovo ​il ​mio ​sangue…?)
Il mio corpo è scosso da tremiti causati dalla paura e dall’avversione.
Proprio quando chiudo gli occhi–
Sento qualcuno, che non è Alfred, prendermi tra le sue braccia.
???​: ​“Basta ​così.”

 

Primo Capitolo  Terzo Capitolo

 

Anteprima Capitolo 3:

Conclusione Rupert Capitolo 2

Quel che succederà dopo è…

Jack​: ​“Heeeey! ​Mia ​dolce, ​piccola ​Isabella!”
Jack​: ​“Questo ​è… ​l’ANGOLO ​DELLE ​PRESENTAZIONI ​di ​Jack! ​Lo ​so ​che ​è ​la ​parte
della ​storia ​che ​preferisci!!”
Jack​: ​“Sei ​riuscita ​a ​scoprire ​quello ​che ​volevi ​sapere?”
Jack​: ​“Se ​ti ​senti ​confusa, ​puoi ​controllare ​il ​’Diario’ ​e ​il ​’Glossario’.”
Jack​: ​“SEEEEENTO ​CHE ​NEL ​PROSSIMO ​CAPITOLO, ​la ​distanza ​tra ​te ​e ​Rupert ​si ​farà
decisamente ​più ​sottile!”
Jack​: ​“Ma ​ti ​va ​davvero ​bene ​così? ​Non ​hai ​dimenticato ​quello ​che ​ha ​detto ​Spade,
vero?”
Jack​: ​“Uh-oh! ​Finirai ​col ​farti ​del ​male ​se ​sceglierai ​di ​fidarti ​di ​quei ​due ​fratelli!”
Jack​: ​“Eheh! ​Del ​resto ​sono ​sicuro ​che ​non ​ci ​sia ​nessun ​altro ​di ​cui ​tu ​possa ​fidarti ​nel
castello! ​Oh, ​mia ​povera ​Isabella!”
Jack​: ​“Ci ​vediamo ​la ​prossima ​volta!”

 

Diario Rupert Capitolo 2

Giorno ​2

Oggi ho scoperto parecchie cose.
Sia Rupert che Alfred vogliono usarmi per diventare eredi di Harold.
‘La volontà di Harold’:
● Colui che amerà e verrà amato dalla discendente di Tatiana diventerà
l’erede di Harold ed erediterà tutte le sue ricchezze.
Perché Rupert vuole diventare l’erede di Harold?
Non mi ha dato l’impressione di avere sete di potere o qualcosa del genere, perciò
penso che la ragione debba essere un’altra.
L’unica cosa che sono riuscita a scoprire su di lui è che ama i libri.
Ci sono ancora così tante cose che non so.

Pubblicato da Kristen

Sono una persona con i piedi ben ancorati per terra, ma del tutto incapace di vivere senza una buona dose di fantasia. Non ho avuto una vita facile, ma anche se i problemi che la costellano sono ancora in buona parte presenti, credo fortemente nelle capacità e peculiarità che ognuno di noi possiede e può valorizzare, per tentare di cambiare il proprio futuro e prendere in mano le redini della propria esistenza. Il mio sogno irrealizzabile nel cassetto? Passare il resto della mia vita circondata da meravigliosi Dobermann! :D

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