RUPERT CAPITOLO 2
Questo articolo contiene la Traduzione del gioco Shall we date? Blood in Roses+ con il personaggio Rupert Capitolo 2.
Spero che vi possa essere utile! Se notate degli errori o per qualsiasi richiesta scrivetemi nei commenti!
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
Shall we Date? Blood in Roses Rupert Capitolo 2
Rupert: “‘Possiamo farlo la prossima volta, ricordi?”
Rupert: “Hai dimenticato quel che ti avevo detto?”
Nel dire questo, Rupert mi afferra.
Affondando il suo viso nei miei capelli–
Rupert: “Questo gesto può provare il mio amore per te?”
(Cosa sta dicendo…?)
Rupert, che mi stava ancora stringendo forte tra le sue braccia, inizia a bisbigliare al mio
orecchio.
Rupert: “Immagino che non stia funzionando…”
Emette un lieve sospiro e mi rivolge un sorriso pungente.
Rupert: “Ti dirò la verità. Prima d’ora non ho mai amato nessuno in vita mia.”
Rupert: “Onestamente, penso che un sentimento come l’amore non possa portare
nulla di buono.”
Rupert: “Per questo motivo, io non so cosa devo fare per amarti.”
Rupert: “Per favore, dimmelo tu. Cosa dovrei fare affinché tu possa sentirti amata?”
(Cosa dovresti fare…?)
Isabella: “… Io voglio…”
SUNLIGHT:
Seleziono l’opzione “Voglio un bacio sulla guancia” (I want a kiss in my cheek) che fa guadagnare 2 punti Moonbeam e 5 punti Sunlight.
Isabella: “Immagino che potrei sentirmi amata, se mi baciassi gentilmente su una
guancia.”
Rupert: “Un bacio su una guancia… Okay, ci proverò.”
Con un sorriso, Rupert mi spinge verso il letto e mi fa sdraiare.
Mentre preme il suo corpo contro al mio, impedendomi di muovermi, mi dà un bacio che è più
simile ad un morso.
Isabella: “Rupert, aspetta! Fa male…!”
Rupert: “Fa male…?”
Isabella: “Non ti ho mai detto di volere un bacio così violento!”
Rupert: “Violento? Io sarei…?”
L’espressione di Rupert sembra turbata.
Isabella: “Si. Il bacio che mi hai dato adesso era violento, non gentile.”
Isabella: “Io mi stavo riferendo ad un bacio più appassionato.”
Isabella: “Quello non può nemmeno essere chiamato un bacio.”
Rupert: “…Ho capito.”
Osservando Rupert scrollare le spalle, realizzo qualcosa.
(È una cosa strana, per una persona che si suppone essere di sua proprietà,
rispondergli in quel modo?)
Fisso Rupert con ansia, sperando che non si sia accorto che sto solo fingendo.
Rupert: “È così strano.”
Isabella: “Uh…?”
Rupert sorride, mentre alza la testa.
(Grazie a Dio, sembra che la mia fosse solo una paura infondata…)
Rupert: “Anche se sei diventata di mia proprietà, devi essere ancora un essere
umano…”
Rupert: “È la prima volta che parlo così a lungo con un essere umano…”
Rupert: “Forse in te c’è qualcosa di speciale perché nelle tue vene scorre il sangue di
Tatiana?”
(Il sangue di Tatiana…)
Ora potrebbe anche rispondere alla domanda che mi perseguita.
Isabella: “Rupert, come facevi a sapere che sono una discendente di Tatiana?”
Isabella: “Quando mi hai restituito quel pendente, come facevi a sapere che era mio e
che era la prova che io sono la discendente di Ta–”
Mentre cerco di mettere insieme le parole, la mia vista inizia ad offuscarsi.
(Ancora un momento, voglio sentire la sua risposta…)
Nonostante la supplica, il mio desiderio non si avvera.
“Vedo” la porta di una stanza, ma non è la stanza dove sono stata portata.
“Vedo” un’altra stanza che non conosco. Cosa c’è sulla scrivania…?
(Un libro…? No, sembra piuttosto un diario…)
Riesco a “vedere” una pagina dove è stato scritto qualcosa.
“Vedo” Rupert.
Mormora qualcosa, poi il suo viso assume un’espressione stravolta, come se stesse per piangere.
Dopo aver “visto” tre scene differenti di seguito, mi assale un mal di testa più forte del solito.
(Oh no, mi sento così male…)
Rupert: “Isabella…?”
Odo la voce di Rupert pronunciare il mio nome,ma mi sento troppo male per riuscire a
rispondergli.
Nausea e un forte mal di testa. Incapace di resistere, mi lascio andare e perdo i sensi.
Giorno 2
Isabella: “Uh…?”
(Cosa? Dove mi trovo…?)
???: “Sei sveglia?”
Mi volto in direzione di quella voce, e trovo un gatto seduto.
Spade: “Sei svenuta all’improvviso, mentre porgevi a Rupert una domanda dopo l’altra.
Riesci a ricordare?”
(…Oh, io sono…?)
Isabella: “Immagino di si…”
Mi alzo in piedi, e mi guardo attorno borbottando.
Isabella: “Ci sei solo tu in questa stanza…?
Spade: “Ti stai riferendo a Rupert?”
Spade: “Si. Ti stava lisciando i capelli. Dal suo sguardo, si capiva che era molto
preoccupato.”
(I miei capelli…?)
(Credevo che quel suo sorriso fosse falso…)
(Che sia veramente una brava persona…?)
Spade: “Te l’ho già detto più di una volta, non abbassare mai la guardia con quei due
fratelli.”
Spade: “Non stai vacillando, non è vero?”
Spade: “Ricorda quello che ti hanno fatto.”
Isabella: “Lo so.”
(Quei due mi hanno succhiato il sangue, e hanno provato a farmi diventare di loro
proprietà…)
(Se dovessero scoprire che sto fingendo, di sicuro proverebbero a succhiarmi il sangue
di nuovo…)
Spade: “Capisci cosa dovresti fare, adesso?”
Isabella: “Fingere di essere di sua proprietà e trovare un modo per entrare nel Rose
Garden.”
Spade: “Risposta esatta.”
Isabella: “Ma…”
Spade: “C’è qualcos’altro che ti preoccupa?”
Isabella: “Per entrambi, sembra che sia davvero importante essere amati da me.”
Isabella: “E Rupert ha detto che non sa come si fa ad amare qualcuno…”
Isabella: “Perché a loro importa così tanto amare ed essere amati…?”
Spade: “Perché si tratta della volontà di Harold.”
Isabella: “Harold… Quell’uomo nel ritratto, vero? Ho sentito dire che è il fondatore dei
vampiri.”
Isabella: “Hai parlato della sua volontà. Questo significa che lui è già…”
Spade: “Harold ha perduto la donna che amava, ed è caduto in preda alla
disperazione.”
Spade: “Ha lasciato un testamento che manifestava la propria volontà, che avrebbe
dovuto essere eseguita cinquecento anni dopo…”
Spade: “Chi amerà e sarà amato dalla discendente di Tatiana verrà riconosciuto come
l’erede di Harold e potrà dunque ereditare tutte le sue ricchezze.”
Spade: “Questa è la sua volontà.”
Isabella: “Cosa…?”
Il nome che sento citare nella volontà, mi coglie di sorpresa.
Isabella: “Tatiana? Perché il nome di Tatiana è incluso nella volontà?”
Spade: “…Perché Tatiana era la donna amata da Harold.”
Spade mi dice questo con un’espressione addolorata.
Spade: “La ’discendente di Tatiana’ che Harold menziona nelle sue volontà, sei tu…”
Spade: “E Rupert ed Alfred, i figli maggiori nella linea di sangue di Harold, hanno il
diritto di diventare i suoi eredi.”
Spade: “Ognuno di loro, seppur per diversi scopi, desidera essere riconosciuto come
erede.”
Isabella: “Diversi scopi…?”
Spade: “Chiedilo direttamente a loro.”
Spade: “Quei due ti stanno usando per raggiungere i loro scopi.”
Spade: “Devi avere una volontà forte e puntare unicamente a raggiungere il tuo
obiettivo.”
Isabella: “Okay.”
Annuisco a Spade di rimando.
Isabella: “Um… Voglio saperne di più a proposito di Tatiana e Harold…”
Isabella: “E anche su di te. Ancora non conosco il motivo per il quale mi stai aiutando.”
Spade: “La prossima volta te lo dirò… Recati in libreria se vuoi saperne di più a
proposito di Tatiana e Harold.”
Spade: “Raggiungi lo scaffale H52. Dovresti essere in grado di trovare un libro che
tratta proprio dell’argomento che ti interessa.”
Così dicendo, Spade si raggomitola sul letto e chiude gli occhi.
Isabella: “La libreria, lo scaffale H52…”
Isabella: “Grazie, Spade.”
Ringraziando Spade che si è addormentato, lascio la mia stanza.
Isabella: “La libreria…”
(La libreria… Dove sarà…?)
Continuo a camminare, borbottando tra me e me.
Isabella: “Ma dove diamine si trova…?!”
???: “Woo hoo! Ma quella non è forse Isabella?”
Voltandomi verso quella voce gioiosa che proviene alle mie spalle, vedo Jack. Di riflesso, mi
metto sull’attenti.
Jack: “Ti stai preparando per scendere in guerra o qualcosa del genere? È tutto
OKAAAAAY! Non ti farò mai più del male ☆”
Jack: “Ehi, credimi! Per favore, per favore, per favore?”
Non mi trovo in una bella situazione, senza nessuno attorno, proprio come quando mi ha
afferrata l’ultima volta.
(Se sarà necessario, mi basterà gridare e chiedere aiuto.)
Annuendo tra me e me, prendo questa decisione.
Jack: “Allora, che stai facendo qui, Isabella?”
Isabella: “Sto cercando la libreria… tu sai dove si trova?”
Jack: “La libreria, uh… Questo significa che ti sei persa anche tu ☆”
Isabella: “Che mi sono persa anch’io…?”
Jack: “Oh, non stavo parlando di me. È solo che mi è venuto in mente quel tipo. La
libreria, la libreria…”
Jack: “Questo castello è troppo capriccioso! Continua a cambiare le disposizioni.”
Jack: “Per farti un esempio, prima stai camminando lungo un corridoio bello pulito, e
poi ti ritrovi all’improvviso in un posto pieno di ragnatele.”
Jack: “Ho sentito dire che oggigiorno la situazione è migliorata. Beh, dopotutto si
tratta di cose che mi ha detto Raymond. Io non mi trovavo qui ai vecchi tempi.”
Isabella: “La disposizione delle cose cambia…? Mi rendo conto che questo castello è
proprio strano.”
Jack: “Eeeee, la libreria che stai cercando dovrebbe essere… là!”
Guardo nella direzione che Jack mi indica con un dito.
Isabella: “Grazie. Proverò ad andare da quella parte.”
Mentre inizio a dirigermi verso la biblioteca, sento Jack mormorare qualcosa.
Jack: “Faresti meglio a stare attenta, oppure… potrebbe apparire lo spaventoooooso
Signor Lupo ☆”
Isabella: “Cosa? Un lupo?”
Non avendo capito molto bene le sue parole, mi volto ancora verso di lui.
Isabella: “Jack…?”
Jack non si trovava più là.
Mentre mi dirigo verso la direzione indicatami da Jack, la libreria appare.
(È… davvero grande…)
Ci sono scaffali che arrivano fino al soffitto, e tutti sono stracolmi di libri.
Isabella: “H52… H52…”
Cammino, prestando attenzione ai numeri presenti sugli scaffali della libreria.
Isabella: “È qui…”
Dopo aver trovato lo scaffale che cercavo, volgo lo sguardo verso l’alto.
In cima allo scaffale, c’è un libro dalla rilegatura appariscente.
(Il libro ha catturato la mia attenzione, ma…)
Si trova troppo in alto affinché io possa raggiungerlo.
(Cosa dovrei fare…?)
SUNLIGHT:
Seleziono l’opzione “Vado a prendere una sedia” (Go get a chair) che fa guadagnare 2 punti Moonbeam e 5 punti Sunlight.
Allungo la mano. Non credo che riuscirò a raggiungerlo.
Mi guardo attorno, ma non riesco a trovare nulla che possa farmi da scalino.
(Potrei mettermi a cercare una sedia o qualcosa del genere.)
Con questa idea in mente, mi volto–
Isabella: “Aiee!”
Urto qualcosa e mi scappa un grido.
Isabella: “M-Mi dispiace…”
Rendendomi conto che si trattava di una persona, mi affretto a scusarmi.
Isabella: “Rupert…”
Rupert: “È raro vederti qui.”
Rupert: “Cosa stai facendo?”
Isabella: “Volevo solo leggere un libro… ma si trovava troppo in alto e non sono
riuscita a raggiungerlo. Per questo, mi sono messa a cercare una sedia.”
Quando gli indico il libro che voglio, Rupert si mette di fronte allo scaffale.
Rupert: “È questo?”
Isabella: “Si, mi sei stato di grande aiuto. Grazie mille.”
Il libro è davvero molto pesante.
Isabella: “Vieni qui spesso?”
Rupert: “Non vengo semplicemente qui…”
Rupert: “Non sarebbe un’esagerazione dire che io qui quasi ci vivo.”
Isabella: “Vivere qui?”
Rupert: “Nei libri, ci sono così tanti mondi che non conosco.”
Rupert: “Vivere le avventure insieme ai personaggi, vedere panorami mai visti prima…”
Rupert: “Amo davvero il mondo dei libri, che mi insegnano sempre cose nuove.”
Rupert mi parla e i suoi occhi splendenti sono in grado di sbalordirmi.
(Non sapevo che avesse un lato così fanciullino…)
Rupert: “Perché vuoi quel libro?”
Rupert: “Sembra un libro che tratta della storia dell’Hotel Libra Sincera…”
Isabella: “Volevo saperne di più a proposito di questo castello…”
Rupert: “Capisco. Allora, posso raccontarti io quello che ti interessa sapere.”
Rupert: “Sei una mia proprietà, e questo è un dovere che spetta al tuo proprietario.
Vieni.”
Prendendomi per mano, mi fa sedere ad una scrivania. Rupert apre il libro e fa scorrere lo
sguardo sulle pagine.
Rupert: “Da quando l’Hotel Libra Sincera ha cambiato il proprio nome…”
Rupert: “Allora? Cosa ti interessa sapere?”
Le cose che volevo conoscere erano molte.
(Sono troppe le cose che non capisco, da quando mi trovo qui.)
(Ma tra tutte, quella che maggiormente mi importa di sapere è…)
Isabella: “Volevo sapere che tipo di connessione c’è tra Tatiana e questo castello.”
Rupert: “Tatiana, umm…”
Per un momento, l’espressione di Rupert si fa cupa.
Isabella: “Rupert?”
Rupert: “…Tu cosa sai di Tatiana?”
Rupert mi pone quella domanda con il suo solito sorriso gentile.
(Che abbia frainteso…?)
Gli rispondo, senza però riuscire a dimenticare quella sua espressione accigliata.
Isabella: “Non so praticamente nulla di lei. So che è una mia antenata, e questo è
tutto…”
Isabella: “Ho sentito dire che ha incontrato un tragico destino.”
Rupert: “Capisco.”
Rupert: “…Devi sapere, che lei viveva in questo castello.”
Rupert: “ Era l’amata di Harold. È stata anche colei che ha creato Rosapast, la rosa che
fiorendo funge da fonte di energia per il castello…”
Rupert: “Questa era… Tatiana.”
Rupert: “Harold e Tatiana si amavano, ma non hanno mai avuto figli.
Rupert: “Vedi, qui… Dà un’occhiata a questa parte del libro.”
Rupert: “Parla dell’origine di questo hotel e della rosa.”
Guardo la pagina che mi è stata indicata.
Isabella: “L’hotel Libra Sincera è stato fondato qui secondo la volontà di Tatiana.”
Isabella: “Grazie al potere di Rosapast, l’hotel prende vita.”
(L’hotel prende vita?)
Isabella: “Jack mi ha detto che la disposizione delle stanze e degli oggetti dell’hotel
cambia. È la verità…?”
Rupert: “È proprio così. Grazie al potere della rosa, l’hotel ha una sua propria volontà.”
Rupert: “Cambiare la disposizione delle stanze, impedirci di andare dove vogliamo…”
Rupert: “Tempo fa mi imbrogliava davvero spesso, ma ora è decisamente più
tranquilla.”
(Jack ha detto la stessa cosa…)
Isabella: “E perché si è calmata così tanto?”
Rupert: “Immagino che sia perché il potere della rosa sta diventando sempre più
debole. Comunque, si tratta solo della mia opinione personale.”
Isabella: “Il potere della rosa?”
Rupert: “L’hai visto anche tu, non è vero? L’entrata per il Rose Garden è chiusa ed
entrarvi è impossibile.”
Rupert: “Rosapast ha la sua propria volontà. Sceglie lei a chi mostrarsi.”
Rupert: “Rosapast ha scelto Tatiana, Harold e Alfred…”
Isabella: “E per quanto riguarda te, Rupert?”
Rupert: “Io preferisco leggere libri che prendermi cura dei fiori.”
Mentre sorride, Rupert distoglie lo sguardo come se qualcosa gli avesse attraversato la mente.
Rupert: “Tatiana, che ha dato vita a Rosapast, e Harold, il suo amato, trascorrevano
spesso parte del loro tempo nel Rose Garden.”
Rupert: “…Ma i loro giorni felici non sono durati a lungo.”
Rupert: “Isabella, lo sai che Tatiana è stata catturata dagli umani perché accusata di
“eresia” e messa al rogo, vero?”
Isabella: “Si, lo so.”
Rupert: “Dopo la sua morte, Harold è caduto in un profondo stato di depressione.”
Isabella: “Perché la donna che amava è morta. È una conseguenza naturale.”
Rupert: “Si, probabilmente hai ragione.”
Rupert annuisce, ma non sembra realmente convinto.
(Ha detto di non sapere come si fa ad amare qualcuno.)
(Ecco perché non comprende il dispiacere che si prova nel perdere la persona amata.)
Rupert: “Aveva preso l’abitudine di chiudersi sempre più spesso nella sua stanza, e noi
l’abbiamo visto sempre meno…”
Rupert: “Infine, un giorno, è scomparso.”
Rupert: “Da quel momento in poi, Rosapast non si è più mostrata nemmeno una
volta…”
Rupert: “Tutto ciò che è rimasto sono le sue volontà, e l’ordine di presentarle
cinquecento anni dopo.”
Rupert: “Nelle suddette volontà, Harold ha parlato del suo erede.”
Rupert: “‘Colui che amerà e verrà amato dalla discendente di Tatiana diventerà l’erede
di Harold ed erediterà tutte le sue ricchezze’, questo è quanto riportato.”
Rupert: “Diventare il suo erede, significa diventare il proprietario dell’Hotel Libera
Sincera.”
Isabella: “Tu vuoi diventare il suo erede?”
(Spade mi ha detto che sia Alfred che Rupert lo desiderano…)
(E che devo essere io stessa a chiedere loro quale sia il loro intento.)
Rupert: “Si, voglio diventare il suo erede.”
Rupert: “C’è un desiderio che voglio esaudire.”
Rupert: “E, affinché si avveri, è necessario che io diventi il suo erede.”
Isabella: “E quale sarebbe il tuo–…?”
Nel momento momento in cui provo a porgergli la domanda–
???: “Eri qui, Isabella.”
Isabella: “Cosa?”
Voltandomi, vedo Raymond rivolgermi uno sguardo truce.
Raymond: “Hai forse dimenticato che ti era stato detto che da oggi avresti lavorato
qui?”
(Ah…)
Raymond: “Hai scritto in faccia ’Ops! Me ne sono scordata.’”
Isabella: “U-Um… Mi dispiace molto.”
Gli porgo volentieri le mie scuse.
Raymond: “Seguimi.”
Isabella: “M-Ma…”
(Eravamo nel bel mezzo di una conversazione… E io non gli ho ancora chiesto la cosa
più importante.)
Rupert: “Potremo parlarne la prossima volta. Non dovresti disobbedire a Raymond.”
Isabella: “…Va bene. Raccontami il resto la prossima volta.”
Esco dalla libreria con un peso sul cuore.
Appena dopo avermi condotto nel salotto, Raymond mi ordina di portare del tè ad Alfred che si
trova con un’ospite.
Avvicinandomi ad Alfred, mi accorgo che sta parlando con una ragazza.
(Non sapevo che fosse in grado di sorridere…)
Avendolo sempre visto comportarsi da insensibile, mi sorprendo nel vederlo chiacchiere con
un’ospite in quel modo.
???: “Ehi Alfred, vieni con me nella Stanza dei Desideri.”
???: “C’è un posto dove vorrei andare con te.”
Alfred: “Ma, mia giovane lady, quella stanza è troppo pericolosa.”
Alfred: “Non posso portarti in un posto così rischioso.”
???: “Ti stai preoccupando per me? Oh, mio Alfred…”
Dopo aver udito quelle parole, le guance della ragazza si tingono di rosso.
(Alfred deve piacerle davvero molto.)
Isabella: “Mi scusi. Vi ho portato il tè, signorina.”
???: “Oh grazie… La tua faccia mi è nuova.”
Isabella: “Mi chiamo Isabella. Lavoro qui da oggi.”
???: “Capisco. Io sono Bridget. Se hai finito, puoi anche andartene.”
Così dicendo, riprende la sua conversazione con Alfred.
Mentre sono occupata a servire tè e dolci per gli ospiti nella sala e a fare pulizie… quella ragazza
mi chiama e mi dice di fermarmi.
Bridget: “Hey, tu. Che ne pensi di Alfred?”
Isabella: “Di Alfred…? Um… nulla in particolare.”
Bridget: “Oh, va bene. Lui è mio! Vedi di non scordatelo.”
Dopo aver detto questo, Bridget si alza dal tavolo.
Bridget: “Vi prego di scusarmi per ora. Alfred, assicurati di trovare di nuovo il tempo
per prendere una tazza di tè in mia compagnia.”
Alfred: “Certamente, mia giovane lady.”
Osservando Alfred sorriderle in modo così gentile, Bridget arrossisce di nuovo.
Si gira ripetute volte per salutare Alfred con la mano. Sul suo volto c’è un’espressione
addolorata.
Isabella: “Non sapevo che fossi capace di sorridere.”
Rivolgendo la parola ad Alfred che, dopo la partenza di Bridget è tornato a sedersi, mi accorgo
che la sua espressione è tornata ad essere quella di una persona scontrosa.
Alfred: “L’ho fatto solo per evitare seccature. È insopportabile quando è di pessimo
umore.”
Seduto sul sofà, Alfred volge lo sguardo verso di me.
Alfred: “…E se ti succhiassi di nuovo il sangue? Potresti diventare di mia proprietà…?
Isabella: “Cosa? Aaah!”
Prima ancora che possa dare un senso alle sue parole, mi blocca con le braccia.
Alfred: “Se succhiassi di nuovo il tuo sangue, forse potrei renderti di mia proprietà.”
Sento la voce di Alfred sussurrarmi all’orecchio, il suo respiro sul mio collo.
Isabella: “Fermati!”
Con fatica, provo a liberarmi dalla stretta di Alfred, ma le sue braccia sono così forti che non
riesco a compiere il minimo movimento.
Alfred: “Devi solo lasciarti andare.”
(No… Per favore…!)
(Prenderà di nuovo il mio sangue…?)
Il mio corpo è scosso da tremiti causati dalla paura e dall’avversione.
Proprio quando chiudo gli occhi–
Sento qualcuno, che non è Alfred, prendermi tra le sue braccia.
???: “Basta così.”
Primo Capitolo Terzo Capitolo
Diario Rupert Capitolo 2
Giorno 2 Oggi ho scoperto parecchie cose.
Sia Rupert che Alfred vogliono usarmi per diventare eredi di Harold.
‘La volontà di Harold’:
● Colui che amerà e verrà amato dalla discendente di Tatiana diventerà
l’erede di Harold ed erediterà tutte le sue ricchezze.
Perché Rupert vuole diventare l’erede di Harold?
Non mi ha dato l’impressione di avere sete di potere o qualcosa del genere, perciò
penso che la ragione debba essere un’altra.
L’unica cosa che sono riuscita a scoprire su di lui è che ama i libri.
Ci sono ancora così tante cose che non so.