[Traduzioni] Shall we date? Blood in Roses Jack Capitolo 2

JACK CAPITOLO 2

Questo articolo contiene la Traduzione del gioco Shall we date? Blood in roses+ con il personaggio Jack Capitolo 2.

Spero che vi possa essere utile! Se notate degli errori o per qualsiasi richiesta scrivetemi nei commenti!

 

 

SHALL WE DATE? BLOOD IN ROSES JACK CAPITOLO 2

 

2.1.
Aprendo la porta, la cucina si apre davanti ai miei occhi, e la prima cosa che ha catturato la mia attenzione è la serie di utensili da cucina, tutti puliti alla perfezione.
Ci sono grandi pentole, padelle argentee tutte in fila sulla parete, e una montagna di verdure.
Sembra che ci sia un certo metodo nella sua follia, un ordine nel suo caos, che rispecchia perfettamente il temperamento di chi li possiede.
Jack: Ariel, benvenuta nel mio regno!
Ariel: E’ una bella cucina.
Jack: Accomodati pure ★ Oh, lavati le mani, prima. O vuoi che te le lavi io?
Ariel: Posso farlo da sola.
Non mi sarei mai aspettata di lavorare in un hotel, ma ora è arrivato il mio momento.
???: … Sei nuova?
Ariel: E-eh?
Mi volto e vedo un uomo che indossa un cappuccio, in piedi dietro di me.
Jack: Oh, ehi. E’ arrivato Daniel. Hai fame?
Daniel: …
Jack: Lo prendo per un sì! Dovrai aspettare un attimo, però. Ariel ha la priorità.
Ariel: Uhm, Jack, lui chi è? Daniel?
Jack: Già, è vero. Questo qui è il mio migliore amico, Daniel!
Jack: Conosco questo mangione praticamente da sempre.
Daniel: Ehi, non mangio COSI’ tanto.
Jack: E dai, sei il più gran mangiatore che abbia mai conosciuto.
Jack: Oh, già! Ascolta, non puoi mangiare Ariel, ok? Assolutamente no.
Ariel: Cosa?!
Daniel: Eh?!
Jack: Ahahah, Daniel, sei arrossito tantissimo!
Daniel: Jack…!
(Sembra come se stessero litigando, ma forse è solo una dimostrazione di quanto… sono amici?)
Ariel: Ehi, anche Daniel lavora in questa cucina?
Jack: Eh? Ti interessa sapere di Daniel?!
Jack: Aaaah, non vorresti sapere qualcosa su di me, invece?
Jack: Oh, ho capito! Ariel, sei così timida in mia presenza, che vuoi…
Ariel: N-no!
Daniel: Ahahah!
Daniel scoppia a ridere fragorosamente, scacciando via l’aria terrificante che aveva ai miei occhi.
(N-non… non fa paura?)
Il suo sorriso gentile mi fa rilassare un po’.
Jack: Tsk. Che cattiva, Ariel, che cattiva.
Ariel: Beh, scherzi un po’ troppo, Jack!
Poi ci mettiamo a lavorare.
Tra poco sarà l’ora degli snack all’hotel.
Daniel, visibilmente affamato, aspetta che il cibo finisca.
Jack: Molto bene, Ariel, ecco il tuo primo lavoro! Potresti rimettere a posto questi?
Ariel: D’-d’accordo!

LOVE CHALLENGE!
Dovete acquistare il cerchietto per capelli! Potete scegliere se farlo con soldi veri, oppure con i gettoni del gioco che potrete accumulare attraverso il concorso Miss Rose! In bocca al lupo!

2.2.
Jack mi dà tre piatti.
Io li poggio sul bancone della cucina.
Poi…
Jack: Ta-dàààààààà!
Jack mette un vassoio d’argento sul bancone.
Sopra il vassoio infuocato ci sono dei paffuti pasticcini alla crema, tutti cotti alla perfezione.
Ariel: Questi sarebbero bignè alla panna?
Jack: Wow! Che occhio. Ariel, hai indovinato al primo tentativo! Ecco, prendi questo qui e…
Jack taglia abilmente la parte superiore croccante e spreme panna e crema pasticcera all’interno.
Jack: Ed ora sono pronti!
Ariel: Wow… sembrano deliziosi!
Guardare i bignè alla panna pronti davanti ai miei occhi, mi fa quasi brontolare lo stomaco.
Jack: Molto bene, Ariel, apri bene!
Ariel: E-eh? Ugh…. mghh!
Mentre apro la mia bocca, sorpresa, il bignè alla crema ci finisce dentro.
Jack: Che te ne pare? Vado molto fiero di questa mia crema speciale ★.
Ariel: E’…. è delizioso! E’ davvero buono!
E lo dico sinceramente.
(Come può un bignè alla panna essere così buono?!)
Jack: Eheheheh, ci posso scommettere!
Jack: Pensavo a te mentre li preparavo, Ariel. Altrimenti come avrebbero potuto venire tanto dolci?
Jack: Dolci proprio come le tue guanciotte… mmmmh!
Ariel: Jack…!!
Jack lecca la mia guancia e io istintivamente lo allontano con una spinta.
Poi, un sorriso divertito appare sul suo viso.
Jack: Beh, ora le cose si fanno serie. Dobbiamo sbrigarci e finirli prima dell’ora dello snack!
Il ghigno sul suo viso si trasforma velocemente nella prima espressione seria che io gli abbia visto.
Poi…
Con un’abilità sorprendente e uno sguardo determinato, comincia a preparare i dolcetti.
E’ troppo veloce e preciso perché io possa avere modo di aiutarlo.
Quando alla fine abbiamo raggiunto il momento del taglio, dico…

[1] Mi sbagliavo sul tuo conto. (Raggi di luna +5, Raggi di sole +2)
[2] Wow! (Raggi di luna +2 , Raggi di sole +5)

<strong>+5 Raggi di Luna</strong><strong>+5 Raggi di Sole</strong>
[1] Mi sbagliavo sul tuo conto. (Raggi di luna +5, Raggi di sole +2)

Ariel: Mi sbagliavo sul tuo conto, Jack!
Jack: Eh…?
Dopo aver esclamato quelle parole, sorridendo alla vista di Jack che finisce i suoi dolcetti…
… lui mi rivolge uno sguardo innocente e sorpreso.
Una piccola macchia di panna è rimasta attaccata alla sua guancia.
Ariel: Penso che sia davvero straordinario la serietà con cui ti dedichi al tuo lavoro, Jack.
L’imbarazzo si diffonde sul suo viso per un istante.
Dolcemente, tolgo la panna dalla sua guancia con un dito.
Jack: E-ehi!
Ariel: Non devi stare sempre in allerta così. Avevi solo un po’ di panna sulla guancia.
Le guance di Jack arrossiscono appena, come non avevo mai visto prima.

[2] Wow! (Raggi di luna +2 , Raggi di sole +5)

Ariel: Wow, Jack!
Jack: Hm?
Sono così colpita dal suo lavoro che mi viene da applaudire.
Ariel: Jack, non avevo idea che tu sapessi preparare dei dolcetti così belli!
Jack: Tu… mi stai facendo un complimento?
Jack: Yahooo! Mi basta per mandarmi al settimo cielo, Ariel!
Jack salta di gioia.

Dopo, diamo alcuni dei bignè preparati a Daniel e ci dirigiamo verso il salotto.
Il salotto è già pieno di ospiti seduti ai loro tavoli.
Mentre io arranco nel servire gli ospiti nel modo in cui mi ha insegnato Jack…
Ospite maschio: Ehi, sei carina. Sei nuova qui?
Un ospite avvolto in una tunica tanto da non mostrare nemmeno la sua faccia, all’improvviso mi afferra per la cintura.
Ariel: S-sì…
(Che intenzioni ha…?)

2.3.
Ariel: Ehm, vuole ordinare qualcosa?
Cliente uomo: Sei davvero carina… Di’ un po’, quand’è che finisci il turno? Dove vivi?
Ariel: Mi scusi? Temo di non poter rispondere a queste domande.
Cliente uomo: Ehi, abbi pietà di me, sono stato mollato dalla mia ragazza qualche tempo fa, sai…
Ariel: Beh, mi… dispiace.
Cliente uomo: Quindi voglio dimenticare tutto e ricominciare. Che ne diresti di aiutare un povero ragazzo?
Ariel: Ehm, a dire il vero…
???: Temo che non rientri nei nostri servizi, signore.
Ariel: Jack…!
Jack viene in mio aiuto.
Jack: La sta mettendo in imbarazzo. Non vede?
Il suo tono è gelido.
Nonostante stia sorridendo, l’ansia mi impedisce di parlare.
Per qualche motivo, sento il sudore freddo corrermi giù per la schiena.
Cliente uomo: Che ti prende? Io sono un ospite qui, nel caso non te ne fossi accorto.
Jack: Beh, mi scusi, ma qui non troverà ciò che sta cercando. Quindi, che ne direbbe di tornarsene a casa?
Cliente uomo: Che significa?
Jack: Oh, che vuole che significhi, non mi ha sentito? Vede, è per questo che la sua fidanzata l’ha mollata.
Jack: Saper ascoltare, amico mio. Può avere molti vantaggi ★.
Cliente uomo: Tu, figlio di…!
Raymond: Mi scusi, signore.
Ariel: …!
Raymond interviene nella discussione.
(Qua-quando è arrivato…?)
Raymond: Mi perdoni, signore. Sembra che uno dei nostri dipendenti le abbia causato qualche problema.
Jack: Raymond, hai capito male, ha cominciato lui… gah?!

2.4.
Raymond afferra una guancia di Jack con una mano, continuando a sorridere.
Raymond: E’ forse questa la bocca che è stata tanto maleducata con il nostro cliente?
Jack: Mmmh, mui duispiasche moulso,
Raymond: Bene, lo ha detto. Posso chiederle di perdonarlo, solo per stavolta, signore?
Cliente uomo: … Tsk, basta così. Me ne vado.
(Wow… il cliente si è zittito in un secondo…)
Raymond: Ariel, e… Alfred.
Alfred: Che c’è?
Alfred raggiunge il mio fianco, dopo essere stato chiamato da Raymond.
Raymond: Il nostro ospite se ne sta andando. Accompagnalo all’uscita.
Alfred: Perché devo farlo… Lo farà anche Ariel?
Ariel: Io…?
Alfred: Tsk… d’accordo, ma solo per stavolta.
Io ed Alfred accompagnamo l’ospite all’uscita.
L’entrata è avvolta da un profondo silenzio.
Ariel: E-ehm…
Alfred: … Che c’è?
Dopo aver accompagnato il nostro ospite, Alfred mi risponde scontroso.
(Mi sento in imbarazzo…)
(Ma, questa potrebbe essere la giusta occasione per chiedere qualcosa anche a lui…)
Ariel: Ehi, Alfred, c’è una cosa che vorrei chiederti,
Alfred: E io non ho niente da dirti.
Un rifiuto tanto netto mi gela.
Ma non gli permetterò in alcun modo di avere la meglio.
Ariel: Voglio solo qualche informazione, sempre se ne sai qualcosa.
Alfred: … riguardo cosa?
Ariel: Riguardo il Giardino della Rosa che dicono si trovi in questo hotel.
Alfred: Il Giardino della Rosa?
Improvvisamente, Alfred mi rivolge uno sguardo sgomento.
(Aspetta, chiedere ad Alfred è stata forse una pessima idea…?)
Alfred: Come fai a sapere del Giardino della Rosa? Dove ne hai sentito parlare? Perché lo stai cercando?!

2.5.
Alfred: Come fai a sapere del Giardino della Rosa? Dove ne hai sentito parlare? Perché lo stai cercando?!
Ariel: Ahi…!
Urlandomi una marea di domande, Alfred mi afferra forte il braccio.
Con la sua stretta come una morsa, mi fissa con uno sguardo penetrante, mentre cerco di estrapolare qualunque segreto mi stia nascondendo.
Ariel: Ho- ho sentito delle voci, quindi mi sono incuriosita.
Ariel: Se ne sai qualcosa, mi piacerebbe che me lo dicessi…
Alfred: …
Alfred mi sta ancora guardando sospettoso.
Per mia sorpresa, tuttavia, mi lascia andare con un’espressione irritata.
Alfred: Molto tempo fa un vampiro, Harold, e una strega, Tatiana si innamorarono qui.
Ariel: Cosa?!
(Tatiana…?)
Alfred: La rosa si chiama Rosapast, il nome le è stato dato da Tatiana.
Sono senza parole.
Tatiana la Strega. E’ impossibile che io dimentichi il suo nome.
Risalendo il mio albero genealogico di strega, all’origine troverei lei.
Il nome di Tatiana appartiene alla strega leggendaria che mi è stato detto essere la mia antenata.
(Non posso credere di aver sentito il suo nome in un posto simile…)
Alfred: Tu sei una discendente di Tatiana, no? Ecco perché non puoi essere dominata, nemmeno dopo che il tuo sangue è stato succhiato.
Alfred: Sei speciale. Ecco perché il tuo sangue era… così dolce…
Gli occhi di Alfred cominciano a colorarsi di rosso.
Sono abbastanza forti da provocarmi dei brividi lungo la schiena, come se quegli occhi mi stessero risucchiando…
Eppure, proprio mentre sto per cadere vittima di quell’incantesimo.
Qualcuno si mette tra di noi.
Jack: Molto bene, tempo scaduto!
Ariel: Jack…?
Mettendosi tra me ed Alfred, Jack allunga le sue braccia e mi cinge.
Jack: Giù le mani, ALfred! Non ti permetterò di infastidire Ariel, capito?!
Alfred: Queste sono calunnie. Non la stavo infastidendo.
Jack: Oh, Ariel, poverina! Vieni, andiamocene da qui.
Ariel: Jack, lui non mi stava trattando male o cose simili, sul serio.
Jack: Sì, sì. Eppure, Ariel, tu sei mia, sai.
Jack: Ooops, mi sono sbagliato! Volevo dire, sei mia dipendente, capisci ★ .
Alfred: Ehi! Jack!
Jack, senza ascoltare nessuno di noi due..
… mi trascina semplicemente con se e abbandona la scena.

2.6.
Crollo sul letto non appena raggiungo la mia camera, ed emetto un sospiro profondo.
(Accidenti… tutto ciò che ho scoperto sul Giardino della Rosa è ciò che mi ha detto Alfred.)
Più si fa notte, più c’è lavoro nel ristorante dell’hotel.
Una cena tra signore, una serata in famiglia, un appuntamento di una coppia…
… tutti decisamente stravaganti rispetto ciò a cui ero abituata nel mondo umano.
Per cominciare, le signore erano trasparenti e potevo vedere attraverso i loro corpi.
I membri della famiglia erano tutti metà ratti e metà umani.
E nella coppia, la donna era senza testa.
Ariel: Non pensavo che ci fosse così tanto lavoro in cucina…
Con tutto questo da fare, non ho tempo libero per andare a cercare il Giardino della Rosa.
Ariel: Oh!
Sentendo il mio stomaco brontolare abbastanza forte da rimbombare nella stanza, lo copro poggiandoci una mano.
Ariel: E’ vero… ho persino dimenticato di cenare…
Ariel: Immagino che… mangerò domani, allora…
Proprio mentre lo stavo pensando…
Jack: Ehi, Ariel? Sei lì dentro? Sei sveglia?
Ariel: Jack…?
Salto fuori dal letto sentendo bussare alla porta.
Apro la porta, per vedere Jack infilarsi in camera mia.
Jack: Ariel!
Ariel: Iiiih!
Nel momento in cui apro la porta, Jack mi si butta addosso abbracciandomi.
Jack: Cavolo, Ariel, hai un così buon profumo…! Ah, voglio mangiarti!
Ariel: Ch-che stai dicendo, Jack?! Per favore, togliti di dosso!
Jack: Ehi, è tutto il giorno che mi trattengo, sai?

2.7.
Mi dimeno tra le braccia di Jack e lui allenta la presa su di me.
Poi…
Con occhi languidi, Jack mi afferra i polsi.
Jack: La tua pelle è bellissima… così chiara, così calda, e ha un profumo così dolce.
Jack: E i tuoi occhi sono così grandi, le tue orecchie così morbide e il tuo collo così…
Jack: … irresistibile.
I suoi occhi sono infuocati, assolutamente affascinanti.
E nonostante io sia sul punto di perdermi in quelle seducenti iridi…
Ariel: Jack!!
Jack: Ahah, non preoccuparti, non preoccuparti. Non ti mangerò SUL SERIO.
Jack sorride, mantenendo il suo sguardo meravigliato.
Jack: Voglio dire, se ti mangiassi, poi tu non ci saresti più. E sarebbe terribile! Sì, mi tratterrò!
Ariel: Aspetta, è QUESTO ciò che ti preoccupa?
Jack: Ma, ehi, ho davvero fame. E tu, Ariel?!
Ariel: I-io…
Proprio allora, il mio stomaco ruggisce come un leone affamato, rimbombando nella stanza.
Ariel: …?!
Jack: Wow! Oddio, che cosa adorabile! Nascondi un panda nella pancia o cosa, Ariel?
Ariel: N-no, è solo… che…
Jack: Ehi, nessun problema! Andiamo, muoviamoci!
Ariel: Ah…!
Continuando a tenere la mia mano, Jack trascina anche me fuori dalla stanza.
Arriviamo in cucina in poco tempo.
Jack: Da questa parte, da questa parte! Dato che oggi hai lavorato sodo, penso che ti meriti un piccolo premio!
Jack: Quindi, ti ho preparato la cena!
Ariel: Sul serio?!
Jack: Certo che sì! Sgranocchieremo qualcosa insieme. Ta-dà, ecco qui!
Detto ciò, Jack apre la tenda che copre un angolo della cucina.
Ariel: Eh?!
Jack: Hm? Che c’è?
Ariel: Beh, è solo…

2.8.
Dietro la tenda ci sono piatti su piatti.
Quelli che probabilmente dovevano contenere deliziose pietanze fatte in casa, sono tutti vuoti.
Daniel: Gnam gnam gnam… hm? Chue c’uè?
Ariel: Daniel…
Jack: GAAAAAH! Daniel!! Perché hai mangiato tutto?!
Daniel: Hm? Non… avrei dovuto?
Jack: Ovviamente!
Daniel:… devi essere più sicuro di te. Era tutto delizioso, a dire il vero.
Jack: Non è questo il punto! Intendevo mangiarlo con Ariel!
Daniel: Oh! Oh… s-scusa, allora…
Ariel: Beh… avevi fame, vero, Daniel? Allora sei scusato.
Daniel: Non sei arrabbiata…?
Ariel: Perché dovrei?
Daniel: Ariel…
Ariel: E’ tutto ok, Daniel! Non preoccuparti.
Jack: No! Io non intendo lasciar correre!
Ariel: Eh?! Iiiih!jack capitolo 2
Jack:Perché hai mangiato tutto?! Ariel lo avrebbe adorato!
Daniel: Ho- ho detto che mi dispiace!
(A-ah, mi stanno schiacchiando…!)
Per mia sorpresa, cominciano a battibeccare con me in mezzo a loro.
Daniel: Beh, avresti dovuto scriverci una foglietto o qualcosa del genere!
Jack: Ma, chi è che avrebbe potuto mangiare una tavolata imbandita come quella?! Non era ovvio si trattasse di una cena per due?!
Daniel: E tu la chiami cena per due?! Certo che non mangiate molto.
Jack: Non è questo il punto!
Ariel: E-ehi, ragazzi, non litigate per questo!
Ariel: O comunque, non stritolatemi in questo modo!
Jack: Oh! Ora che ci penso, ti stiamo tipo schiacciando!
Jack: In questo caso, lo trasformerò in un abbraccio…!
Ariel: Aaaah! Ehi, Jack!
Daniel: ?! Ehi, che pensi di fare?!

2.9.
All’improvviso il mio stomaco brontola di nuovo dal nulla.
Daniel: Ariel…?
Ariel: E-eh…
Un momento imbarazzante in un giorno pieno di momenti imbarazzanti…
Daniel: … lascia che ci pensi io.
Ariel: Hm?
Daniel: Non penso di poter fare molto per rimediare per aver mangiato la tua cena, ma… se ci fosse qualcosa che posso fare…
(Qualcosa che… lui possa fare? Oh, ho trovato!)
Ariel: Beh, potresti dirmi qualcosa sul Giardino della Rosa, se ne hai sentito parlare?
Daniel: Ah… il Giardino della Rosa.
Ariel: Qualsiasi cosa! Persino la voce più insignificante!
Daniel: …
Jack: …
Daniel: … So della sua esistenza, ma tutto qui.
Daniel: Quindi, non penso di poterti essere troppo d’aiuto in questo.
Ariel: Oh…
Ariel: Grazie lo stesso. Sono contenta di aver avuto occasione di parlare, Daniel.
Daniel: Ariel…
Jack: Ehi, voi due vi state guardando un po’ TROPPO intensamente.
Jack: Ariel è mia, hai capito?
Ariel: Jack?
Con una voce stranamente bassa, Jack mi cinge le spalle col braccio e mi trae a sé.

2.10.
Daniel: E-ehi, non stavo…
Jack: Bene. Basta che hai capito.
Jack: Ad ogni modo, Ariel. Ti preparerò qualcos’altro per cena. Vuoi qualcosa?
Ariel: Davvero?
Jack: Ma certo! Ti preparerò tutto quello che vuoi, quindi dimmi pure.
Ariel: Hmmm…

[1] Mi andrebbero degli spaghetti. (+5 Raggi di luna , +2 Raggi di sole)
[2] Mi preparerò qualcosa da sola. (+2 Raggi di luna , +5 Raggi di sole)

<strong>+5 Raggi di Luna</strong><strong>+5 Raggi di Sole</strong>
[1] Mi andrebbero degli spaghetti. (+5 Raggi di luna , +2 Raggi di sole)

Ariel: Mi andrebbero degli spaghetti.
Jack: Molto bene, sono sul pezzo! Ti preparerò il miglior piatto di spaghetti di sempre ★
Jack mi fa l’occhiolino.

[2] Mi preparerò qualcosa da sola. (+2 Raggi di luna , +5 Raggi di sole)

Ariel: Oh, non posso lasciartelo fare. Mi preparerò qualcosa da sola, posso farcela.
Jack: Non se ne parla!
Jack: Perché voglio davvero prepararti qualcosa, voglio farti felice.
Ariel: Jack…
Jack: Non vuoi…?
Ariel: Allora… ok, grazie. Seguirò il consiglio dello chef.
Jack: Evviva! Molto bene, ti preparerò degli spaghetti che manderanno al settimo cielo ★

Jack: Questo ti riscalderà subito, vedrai!
Ariel: Grazie, Jack.
Pensavo che fosse decisamente strambo all’inizio, ma Jack è davvero dalla mia parte.
(Potrei… fidarmi un pochino di lui…)
Vedendolo con in mano una padella, mi sembra che Jack sia più elegante del solito.
Osservando la sua schiena, penso che potrei provare a fidarmi di lui. Anche solo un po’.

 

Primo Capitolo  Terzo Capitolo

 

Anteprima Capitolo 3!

Conclusione Jack Capitolo 2

Nel prossimo episodio…

Rupert: Jack ha preparato degli spaghetti?! Che delizia. Non mi sarebbe dispiaciuto assaggiarli.
Alfred: Ti sembra il momento di fantasticare sul cibo?! Quei due stanno cercando il Giardino della Rosa!
Rupert: Calmati, Alfred. Guarda Jack. Sembra che abbia un piano, non credi?
Alferd. E’ questo ciò che mi preoccupa maggiormente. Non idea di cosa abbia in mente…
Rupert: Infatti. Spero che le cose finiscano bene per noi.
Ruper: Oh, e a quanto pare, Alfred si ingelosirà da morire nel prossimo capitolo.
Alfred: Menzogne!
Rupert: E i nostri eroi finalmente sentiranno profumo di rosa. Preparatevi.

 

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