[Traduzioni] Several Shades of Sadism Mei Capitolo 2

SEVERAL SHADES OF SADISM MEI CAPITOLO 2

Questo articolo contiene la traduzione del gioco Several Shades of Sadism con il personaggio Mei Capitolo 2. Lisa è il nome che ho scelto per la protagonista di questa storia. Spero vi piaccia e cercherò di essere più precisa possibile! Per qualsiasi appunto o correzione, non esitate a scrivermi!

 

Mei capitolo 2

MEI CAPITOLO 2
“LAVORO DI CLASSE”

1.01
Mei: Sei una seccatura
Lisa: S-scusa..
La presenza di Mei mi lasciò senza parole (È così arrabbiato. E se venissi licenziata il mio primo giorno?)
Mei: Infatti, tu-
(Huh?) Mei cominciò a parlare, dopo improvvisamente diventò silenzioso. I suoi occhi si spalancarono sempre di più, e sembrò perplesso
Lisa: Um, signore?
Mei: ….
Uscì dalla cucina senza dire una parola. (È mattina) Era il mio secondo giorno come portinaia personale di Mei. Lentamente aprii gli occhi (Dai ieri sera non mi ha detto nient’altro)
Mei: Sei una seccatura
Ieri non ha lasciato il pianoforte per tutto il giorno. Aveva mangiato,si, ma non mi aveva guardata più di tanto, nemmeno quando avevo portato fuori Rachmaninoff per la sua passeggiata o quando sono andata a letto (Mi sono svegliata più presto di ieri. Sicuramente non si sarà ancora svegliato…) Mi vestii e mi diressi verso il soggiorno. Quando-
Mei: Er
Mei uscì dalla sua stanza in vestaglia, guardandomi con occhi velati. Lo salutai, ingoiando il mio imbarazzo.
Lisa: Buongiorno, signore
Mei: Mm
Era un po’ nervoso, ma fece uno sforzo per salutarmi. (Bene, ero così dispiaciuta che non mi abbia parlato dopo tutto quello che è successo ieri)
Lisa: Vuole fare colazione, signore?
Mei: No, ho altre cose da fare
Mei sbadigliò e si sedette di fronte al pianoforte (Ha intenzione di suonare appena sveglio?) Lo guardai sconcertata. Una spensierata melodia risuonò per tutta la stanza (Conosco questa…!)

1.02
La dolce melodia si adattava perfettamente con i raggi solari che penetravano dalle finestre
Lisa: Mozart piano sonata in c maggiore….
Mio padre ogni tanto me la suonava quando ero piccola. Avevo appena realizzato che avevo detto il nome ad alta voce…Mei mi guardò con sguardo freddo (Uh-oh, sta per sgridarmi?)
Mei: Sono impressionato che tu la conosca. Non è molto conosciuta.
Lisa: Si, signore. Mio padre era un appassionato di musica classica. Ogni tanto lo ascoltavo, perciò era molto attaccato a me
(Aspetta, mi ha fatto un complimento?) Ero sicura che mi avesse guardato male, e adesso ero sbalordita. Mei mi guardò come se non ci fosse niente di male
Mei: Huh. Credo che anche una totale stupida possa imparare queste piccole cose.
Lisa: Esatto, mio padre era sicuro di questo.
Cominciai a ringraziarlo ma poi mi bloccai. (Aspetta un secondo. Mi sta prendendo in giro?) Non sapevo come reagire. Poco dopo sentii abbaiare.
Mei: Sei veramente una stupida
(Sta ridendo) C’era un briciolo di cambiamento nella sua espressione, ma ero sicura di aver visto un sorrisetto sulle sue labbra (Probabilmente dovrei sentirmi umiliata adesso…) E invece, mi sentii felice. Mei tornò a guardare il pianoforte, come se avesse perso l’interesse nei miei confronti. Rimasi in silenzio, ma volevo continuare a parlargli. (Ha finito la canzone. Forse adesso possiamo parlare?)
Lisa: Quindi, signor Mei. Le piace questa canzone?
Mei: Perchè me lo stai chiedendo?
Lisa: Visto che è la prima canzone che ti sei messo a suonare questa mattina, sicuramente deve piacerti, giusto?
Prima che potessi continuare, sentii un rumore
Rachmaninoff: Haaaaaaahn
(Wow, che sbadiglio rumoroso)
Mei: Buongiorno, Rachmaninoff
Rachmaninoff: Woof…
Rachmaninoff si alzò dalla sua cuccia rosa
Mei: La stavo suonando per far svegliare Rachmaninoff, tutto qui
(Wow, Rachmaninoff si svelgia con questa canzone. È proprio un bel risveglio)
Lisa: Oh
Quando Rachmaninoff si alzò dalla cuccia, si posizionò accanto allo sgabello del piano.
Mei: Andrò a vestirmi e mi eserciterò. Porta Rachmaninoff a fare una passeggiata
Lisa: Si, signore. Le preparo la colazione quando torno, va bene?
Mei: D’accordo
Disse freddo e si avviò verso il bagno. Ero un po’ scoraggiata dal suo atteggiamento

1.03
(Speravo che saremmo andati d’accordo….)
Rachmaninoff: Arf?
Lisa: Oh!
Rachmaninoff si sedette davanti ai miei piedi, guardandomi in modo supplichevole. Velocemente gli misi il guinzaglio. (Dopo il disastro che è successo ieri dovrei essere felice che mi abbia parlato. Devo lavorare duramente se voglio che mi faccia restare qui!)
Mei: ….
I giorni successivi, Mei continuava sempre ad esercitarsi al pianoforte. Cucinavo, mi prendevo cura del cane, il minimo che potessi fare. Passavo il mio tempo libero ad aiutare le altre portinaie (Domani ci sarà il grande spettacolo. Mei ce l’ha messa tutta) passava la maggior parte del tempo ad esercitarsi. Anche oggi, il giorno prima del concerto, ha continuato a ripetere i brani, usando una memoria muscolare
Mei: ….
(Sembra più pallido dal nostro primo incontro…forse questo mostra quanto sia serio a suonare il pianoforte.) Ero sopraffatta dalla sua intensità quando lo suonava. (Chi riuscirebbe a suonarlo senza fermarsi per tutte queste ore? Mei ama davvero il pianoforte.) È bello pensare che facevo il tifo per lui. Finalmente il giorno del concerto era arrivato.
Lisa: Signor Mei, sono impressionata dal suo duro lavoro
Mei: Mm
Quel giorno, sarei andata a prenderlo dopo il suo concerto. Si sedette sul sedile, guardando fuori dal finestrino (Hah, forse è stanco dopotutto)
Lisa: Ho visto che hai scelto di suonare delle canzoni davvero difficili
Mei: È quello che faccio ogni volta
(Pensandoci, è per questo che Mei è così famoso? Perchè riesce a suonare ogni brano senza nemmeno battere ciglio) Il concerto di oggi lo avrebbe dimostrato
Lisa: Allora è fantastico. Ho guardato la registrazione mentre aspettavo che ti cambiassi. È stata stimolante
(Il pubblicò lo adorerà. Mei è fantastico)
Mei: Tu non hai ancora sentito gli altri miei concerti
Lisa: Scusa?
Mei: Non puoi dirlo dopo averlo ascoltato solo un po’

[1] Cosa vuoi dire? (+5) 
[2] Questo non è vero (+3)
[3] Vuoi che li ascoltassi? (+1)

Cosa vuoi dire? (+5)
Lisa: Cosa vuoi dire?
Mei: Ti piacerebbe saperlo?
Mei ridacchiò leggermente, dopo si voltò verso il finestrino. Il sorriso sulle sue labbra perfette sembrò essere autoironico
Mei: Penso che schiaccerò un pisolino. Se mi darai fastidio, ti farò a sandwich tra il pianoforte e il coperchio (Sembra doloroso!)
Lisa: Capisco, signore. Riposati
Mei: ….
Mei affondò sul sedile senza dire nient’altro. Le sue parole e la sua espressione non erano diverse dal solito, ma per qualche ragione, mi lasciarono l’amaro in bocca.

1.04
Lisa: Signor Mei, se ha intenzione di esercitarsi, vorrebbe che le preparassi uno spuntino?
Gli chiesi timidamente, pochi giorni dopo il suo concerto.
Mei: È tutto apposto. Ho finito di suonare per oggi
Lisa: Oh, ok
Nei giorni successivi al concerto, Mei suonava il piano giusto per scaldarsi le dita (Sta molto meglio rispetto a prima. Probabilmente questo è il suo periodo di riposo…
Mei: Vieni qui, Rachmaninoff. Vuoi fare una passeggiata con me?
Rachmaninoff: Arf!
Guardai come Mei attaccava il guinzaglio al collare di Rachmaninoff (È anche un modo per svagarsi un po’ dal pianoforte)
Mei: Hai bisogno di qualcosa?
Lisa: Cosa?
Mei: Mi stavi guardando
Lisa: Oh, mi scusi, signore
Velocemente spostai lo sguardo dal suoi occhi taglienti
Mei: Non m’importa particolarmente. Sto andando a fare una passeggiata. Torno subito.Pulisci tutte le cose di Rachmaninoff nel frattempo
Lisa: Lo farò. Um, signor Mei?
Mei: Si?
Lisa: Domani suonerai il pianoforte?
Mei: Chi lo sa
(Credo sia no) Mei se ne andò dopo avermi risposto (Ha suonato così tanto) Era un po’ distaccato quando se n’è andato. Cominciai a raccogliere tutti i giochi di Rachmaninoff sparpagliati per la stanza (Mozart “Ah vous diraj-je Maman”…) Mentre pulivo il soggiorno, ero confortata dal fatto che mi stavo rendendo utile più del solito (È un peccato che non sentirò più suonare il pianoforte. Ma almeno posso svolgere il lavoro che non ho fatto durante le prove) Continuai a pulire provando sensazioni contrapposte

1.05
Lisa: Ah, signor Minami e signor Rei. Buongiorno.
Sulla strada per portare delle lenzuola pulite nella stanza, trovai Minami e Ray guardare la tv nell’attico. Mi salutarono energicamente quando rivolsi loro un buongiorno.
Rei: Li stai portando nella stanza di Mei?
Lisa: Si, signore. È fuori a fare una passeggiata con Rachmaninoff. Voglio che l’attico sia pulito prima che torni
Minami: Sei sempre indaffarata, Lisa!
Lisa: Non penso sia niente di speciale
Rei: Le cose vanno bene con Mei?
Lisa: Si, signore. È stato difficile all’inizio approcciarmi con lui. Ma adesso che il concerto è finito, sembra molto più rilassato
Rei: Ah
Minami: E parlando del diavolo!
Minami puntò verso la tv. C’era un servizio dove mostrava il concerto Mei mentre suonava.
Critico musicale: Mei Tarantino non fallisce mai nell’essere assolutamente perfetto. Nessuno riesce a mantenere questo livello di qualità per tutto il tempo
(Mei è davvero un genio)
Minami: Bel colpo, Mei-Mei!
Rei: Non me ne intendo molto di musica classica ma….quando lo sento suonare, è davvero bravo
Lisa: So cosa intende, il signor Mei è fantastico!
(Non sembra importagli molto, ma hey) Sorrisi a me stessa mentre vidi la sua reazione dopo il concerto.
Minami: Ooh, cosa c’è? Lisa si è già innamorata di Mei-Mei?
Lisa: Cosa?!
Rei: Innamorata? Ma in che secolo vivi?
Rei mostrò un timido sorriso in risposta a Minami. Io invece mi congelai sul posto
Lisa: Er, come puoi dirlo?
Minami: I tuoi occhi brillano, Lisa
Lisa: Ovviamente. Finalmente vedo che abbia usato tutta la sua dedizione durante il concerto
(In più, per tutti i giorni che abbiamo passato insieme, non abbiamo proprio parlato) Non mi ero esattamente presa una cotta, non importa quanto sia bello Mei.
Rei: Mei può essere difficile a volte, lo so
Lisa: Anche il signor Chiaki ha detto qualcosa di simile
Minami: Ahahah, è così? Credo che Charles sia in cima alla lista nera di Mei-Mei
Lisa: Sul serio?
Rei: Si, Mei odia il modo in cui Chiaki esprimi le sue opinioni.
Rei sorrise e posò il mento sulla sua mano, come se fosse adorabile per lui (Sembra come se fosse divertito di vederli litigare) C’era sicuramente qualcosa di strano tra i fratelli. Mentre continuammo a parlare di questo, i cronisti continuavano a parlare di Mei
Critico musicale: Il modo in cui l’ho visto…Mei Tarantino ha un talento musicale che è stato in gran parte influenzato dalla madre.
Presentatore: Stai parlando di Maria Tarantino. 
Mostrarono una foto di Maria per accompagnare il discorso. Era giovane e bella, non il genere di donna che ti aspetti che abbia un figlio adulto.

1.06
Rei: La mamma di Mei è bella come sempre, vedo
Minami: Sembra come se tu la volessi, Ray
Rei: Non è divertente.
(Ha ragione. È bellissima) Sentii la bellissima Maria cantare in Tv
Presentatore: È vero che i due Tarantino non si sono mai esibiti insieme in pubblico?
Critico musicale: Si. Lasciamelo dire, se dovesse succedere, sarebbe in prima pagina. E ci sarebbe un sacco di rivalità per avere un biglietto
Presentatore: Non ne dubito
(C’è qualcosa di bello nell’avere una madre e un figlio entrambi amanti della musica. Mei dev’essere cresciuto con la musica al quale lui tiene, ringraziando l’influenza della madre. Ecco perchè  è un pianista meraviglioso) Mi allontanai dai ragazzi e ritornai nella stanza di Mei.
Lisa: Bentornato a casa, signor Mei
Mei: Mm
Rachmaninoff: Arf!
Dopo un po’ che ero tornata a casa, arrivò anche Mei. Rachmaninoff sembrò davvero contento dopo la passeggiata con Mei
Lisa: Quindi, dove siete-
Cercai di fare conversazione. Vidi Mei che portava un’enorme dolce in mano
Lisa: Cos’è questo, signor Mei?
Mei: Alcuni prodotti dalla pasticceria
Lisa: Capisco
(Non è per una persona, giusto?)
Lisa: Stai aspettando qualcuno?
Mei: Perchè me lo hai chiesto?
Lisa: Bhè, è un po’ grande per una sola persona
Mei: No non lo è
Lisa: Cosa?
Chiesi, non sicura di aver sentito bene. Mei annusò e disse.
Mei: La mangerò tutta io
Mei posò la torta sul tavolo e l’aprì. Dentro c’erano delle bellissime fettine di torte colorate (Pasticcini, Monte Bianco, tartine di frutta, mille foglie…..)
Lisa: Ha comprato un po’ di tutto in un supermercato signore?
Mei: Quando ti trovi in un nuovo supermercato è buon senso fare delle ricerche
Lisa: Buon senso, huh
Per me quel buon senso aveva in realtà un’altro significato. Forse era una cosa italiana.

[1] Non è poco sano?
[2] C’è una spiegazione che posso dare
[3] Vorresti un po’ di tè? (+5)

Vorresti un po’ di tè? (+5)
Lisa: In questo caso, vorresti un po’ di tè?
Mei: Si, perfavore
(Davvero ha intenzione di mangiarsi tutto questo?) Mi diressi verso la cucina, tenendomi i pensieri per me

1.07
Lisa: ….
Mei: Hm?
Mei mangiava morso dopo morso le deliziose torte che guardavo con stupore. La sua espressione sembrava più tranquilla del solito (Non sapevo avesse un debole per i dolci. Vedendo il suo viso mentre mangiava, mi aveva fatto venire fame) Mei puliva il suo piatto senza fermarsi. Era un mistero come potesse incastrare tutta quella roba nel suo corpo magro.
Mei: Hmm….posso dire che il Monte Bianco è più buono della mille foglie. La crema spalmata qui sopra è davvero densa.
Lisa: Signor Mei?
Mei: Si?
Lisa: Questo forse non dovrei dirlo ma è sicuro di mangiare tutti quei dolci? Non è salutare mangiare tutto quello zucchero in una volta, lo sa?
Mei: Ho bruciato abbastanza calorie per quel concerto e devo recuperarle.
Lisa: Oh, capisco- Aspetta, sono passati dei giorni dal concerto!
Mi ritrovai confusa, anche se non sembrava che stesse scherzando. Mei posò la forchetta guardandomi annoiato.
Mei: E allora? Hai dei problemi con questo? Sei troppo critica con questi dolci. Scommetto che ne vorresti uno
Lisa: N-no!
(Anche se sembrano buoni) Rifiutai velocemente e Mei mi guardò sogghignando
Mei: Ne sei sicura? Non mi dispiace dartene qualcuno
Lisa: A no?
Mei stuzzicandomi, prese con un tovagliolo un pezzo di torta al cioccolato. L’odore del cioccolate arrivò fino al mio naso facendomi deglutire.
Mei: Ecco qui
Lisa: Oh, cielo, grazie-
Ciò che mi diede fu il tovagliolo, con della glassa sopra
Lisa: Grazie, signore
Mei: Heh. Adesso leccala come un cane
Lisa: ….
(Non credevo che Mei avesse questo lato malvagio) Guardai il tovagliolo e scrollai le spalle. Mei sorseggiò il suo tè guardandomi divertito
Mei: È divertente maltrattarti, lo sai
Lisa: Non mi piace molto, signor Mei
Mei: Chi è stata quella che volontariamente voleva diventare la mia portinaia personale?
Lisa: Io, signore
Mei tornò a mangiarsi la torta, compiaciuto. Adesso che mangiava i dolci sembrava meno pallido dal nostro primo incontro.

1.08
(Non mi piace essere maltrattata, ma adesso è più semplice parlare con lui. (Credo che anche i pianisti più geniali abbiano bisogno di riposo) C’era qualcosa di bello nel vero Mei, non solo come pianista. Ridacchiai dolcemente tra me e me. Mei corrugò le sopracciglia
Mei: Ti piace essere presa in giro?
Lisa: Ah, no signore
(Proprio quando pensavo che stessimo andando d’accordo ricominciò di nuovo)
Lisa: Stavo ricordando qualcosa di divertente
Mei: T’importa del mondo, per caso? Sei un po’ svampita
Lisa: Mi scusi, ogni tanto mi preoccupo
Mei: Su cosa?
Lisa: Su, um….uh, su cosa farei se mi dessi un pezzo di torta?
Mei: Sei stupida?
Mei sbuffò alla mia risposta. Dopo continuò a chiamarmi zucca vuota ma per qualche ragione, ogni volta che lo sentivo, mi illuminava la giornata. (Ahh, una lunga giornata di lavoro è finalmente finita) Avevo finito con il lavoro e adesso ero pronta per andare a letto. Mi sedetti e sentii vibrarmi il cellulare
Lisa: Oh hey, è papà
Risposi al telefono quando vidi il nome sullo schermo. Sentii una voce familiare dall’altra parte della chiamata.
Papà: Hey, Lisa. Cosa stai?
Lisa: Felice di sentirti papà. Sto benissimo, grazie per avermelo chiesto. Perchè mi hai chiamata?
Papà: Bhè, presto verrò in Giappone. Ho pensato che potremmo incontrarci durante la pausa del lavoro
Lisa: Oh, mi piacerebbe moltissimo!
Papà ed io passammo il tempo a fare quattro chiacchiere. Infine gli parlai del mio nuovo lavoro come portinaia personale all’attico
Papà: Wow, è fantastico! Sembra che il tuo lavoro stia andando alla grande
Lisa: Si…credo
Papà: È successo qualcosa?
Lisa: Bhè, attualmente sto lavorando come portinaia personale del pianista Mei Tarantino
Papà: Mei Tarantino…Oh, il figlio di Maria, giusto?
Lisa: La conosci?

1.09
Papà mi spiegò che lui e Maria avevano lavorato insieme in molte occasioni
Lisa: Wow, non lo sapevo
Papà: Com’è piccolo il mondo, huh?
Lisa: Non scherzare
Papà: Maria stravede per suo figlio. Mei l’ho incontrato una volta, quando era molto piccolo
Lisa: Oh, wow!
Papà: Anche se probabilmente non se lo ricorda. Adesso è un bellissimo uomo, ma all’epoca era un po’ effeminato
Lisa: Effeminato..
Mi venne in mente Mei con una gonna (Sai, probabilmente gli starebbe bene)
Papà: Comunque, arriverò subito quando avrò un momento libero con il lavoro
Lisa: Buona cosa, papà. Buona notte
Spensi il telefono e ritornai a letto (Quindi significa che Mei e sua madre vanno d’accordo. Credo sia un po’ viziato da lei….) Ridacchiai. Finalmente potevo riposarmi un po’
Mei: È ora della passeggiata, Rachmaninoff
Rachmaninoff: Arf!
La mattina seguente, Mei portò fuori il cane per la sua passeggiata (Pulirò un po’ mentre è via) Mi stiracchiai e mi diressi verso la finestra. Il tempo era bello e caldo (Probabilmente suderà, con questo tempo. Gli porterò un’asciugamano) Presi un’asciugamano e velocemente lo seguii.

1.10
(Ecco qui!) Quando mi affrettai a seguirlo, lo ritrovai nel soggiorno dell’attico
Lisa: Ah, signor Mei-
Cominciai a chiamarlo, venendo interrotta da una voce tagliente.
Kokonoe: Signor Mei
(Oh, è Kokonoe) Rimasi in silenzio per non disturbarli. Rachmaninoff che correva energico, adesso era fermo davanti a Kokonoe.
Mei: Kokonoe. Non è da te approcciarti verso di me.
Kokonoe: E così vero?
Kokonoe rise al tono sprezzante di Mei
Kokonoe: Il tuo concerto è stato fantastico
Mei: Perfavore, risparmiami i tuoi sforzi per fare conversazione.
Kokonoe: Il Signor Keichiro era molto felice del successo del concerto. 
Mei: Come se gli importasse cosa faccio
Kokonoe: Oh, ma è così. Parlava bene di quanto sia stata bella l’esibizione. 
(Ok, è meglio se non gli interrompo. Ero ferma lì tenendo l’asciugamano, e persi la mia occasione per parlargli.)
Kokonoe: Il Signor Keichiro ha una richiesta. Gli piacerebbe se tu ti esibissi alla festa che terrà presto.
Mei: Una festa?
Kokonoe: Si, è un incontro con dei politici e delle persone importanti.
(Wow! Un’esibizione dal vivo sarebbe fantastico-) Sbirciai il viso di Mei e lo trovai felice. Ma..
Mei: …
(Mei?) I suoi occhi smeraldo si restrinsero.

Capitolo 1 Capitolo 3

 

 

Anticipazioni Capitolo 3

Next Story
È stato deciso che Mei si esibirà alla festa di Keichiro. Sarai determinata a supportare Mei in ogni modo possibile. Ma, Mei rimarrà da solo....
"Vorrei che rimanessi con me fino al mattino"

[su_/spoiler]

 

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