RUPERT CAPITOLO 4
Questo articolo contiene la Traduzione del gioco Shall we date? Blood in Roses+ con il personaggio Rupert Capitolo 4.
Spero che vi possa essere utile! Se notate degli errori o per qualsiasi richiesta scrivetemi nei commenti!
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
Shall we Date? Blood in Roses Rupert Capitolo 4
Rupert: “Però credo che questo sia consentito.”
Mentre sto per entrare nella mia stanza, Rupert mi stringe le braccia con vigore.
Isabella: “Rupert?!”
Mi sorride e mi dà un bacio sulla fronte incredibilmente gentile.
Rupert: “Buonanotte, Isabella.”
Così dicendo, Rupert si allontana.
(Che mi prende…?)
Isabella: “Io…”
Il cuore mi batte così forte che anche pensare risulta difficile.
(Non può essere vero…)
(Un uomo che mi succhia il sangue e che mi obbliga ad ascoltare quello che dice…)
(Un uomo che non sa cosa sia l’amore e che chiede a me di insegnarglielo…)
Isabella: “I miei sentimenti non possono essere cambiati, è impossibile…”
Impedendomi di ignorare quei sentimenti che stanno per sbocciare, entro nella mia stanza e
scivolo nel letto.
Giorno 4
Il giorno seguente, Raymond mi ordina di pulire la stanza degli ospiti.
Pulisco ogni stanza, dalla A alla Z, proprio come mi è stato insegnato.
È un lavoro perfetto per tenere Rupert lontano dalla mia mente.
Isabella: “È permesso?”
???: “Woah!”
Isabella: “Uh…?”
Non udendo alcuna risposta al mio bussare, ero entrata nella stanza dando per scontato che
fosse libera, ma…
Vedo l’ombra di una persona che si sta asciugando energicamente la testa con un asciugamano.
Dal bagno proviene un buon profumo di sapone.
Isabella: “Tu sei…?”
Isabella: “Tu sei…?”
Isabella: “Tu sei… Daniel?”
È completamente diverso dal Daniel che conosco.
Isabella: “Coda e orecchie…?”
Vedo soffici orecchie coperte di pelo sulla sua testa ed una coda che spunta dal suo posteriore.
Isabella: “Il tuo aspetto… Tu non sei un vampiro.”
Daniel: “Ecco…”
Daniel pensa per un momento, riordina i pensieri e ricomincia a parlare.
Daniel: “Si, sono un lupo mannaro.”
Daniel: “Noi non andiamo molto d’accordo coi vampiri.”
Daniel: “Per cui, tengo la mia vera identità segreta allo scopo di evitare guerre inutili.”
Isabella: “Nascondi la tua vera identità?”
Daniel: “Si, servendomi di questa medicina…”
Così dicendo, Daniel estrae una strana bottiglia verde sulla quale sono incisi degli strani
motivi.
Si spruzza addosso il contenuto della bottiglia, ed una nebbia viola gli avvolge il corpo.
Quando la nebbia si dirada–
Isabella: “La coda e le orecchie sono scomparse…”
Daniel: “Non sono scomparse. Sono solamente diventate invisibili.”
Daniel: “Questa medicina si chiama Falsa Nebbia. La uso per nascondere la coda e le
orecchie.”
Daniel: “L’unico inconveniente è che quando ci si bagna perde il suo effetto… come se
ci si fa un bagno o a causa della pioggia.”
Isabella: “Come adesso?”
Daniel: “Si…”
Daniel sembra preoccupato.
Isabella: “Anch’io odio le guerre inutili. Manterrò il segreto sulla tua vera identità.”
Daniel: “Mi faresti un gran favore… “
Daniel: “Non so in che modo poterti mostrare la mia gratitudine, ma…”
Daniel: “Il vampiro che è con te…”
Isabella: “Ti riferisci a Rupert?”
Daniel: “Sí. Non abbassare mai la guardia con lui. “
Daniel: “È molto più terribile e spietato rispetto al fratello minore.”
(Terribile e spietato…)
Isabella: “Grazie. Lo so. Sei gentile a preoccuparti per me.”
Rivolgo a Daniel un cenno d’assenso e ritorno a pulire la stanza.
Dopo aver finito i lavori che Raymond mi ha commissionato, mi dirigo verso il salone,
riflettendo su quanto mi è accaduto negli ultimi giorni.
(Con un colpo di fortuna, sono stata condotta subito nel Rose Garden che Spade mi ha
detto di trovare.)
(Ma…)
(Finché i discendenti di Harold e Tatiana non proveranno amore l’uno per l’altra, la
porta non si aprirà.)
(‘Riempite il vuoto e dimostrate il vostro lignaggio come prova d’amore l’uno nei
confronti dell’altra’.)
Ricordo le parole incise sulla porta.
(Ancora però non riesco a comprenderne il significato.)
Mentre cammino, mi imbatto in una piccola porta.
(Un’altra porta. Chissà se questa si apre…)
Mi avvicino e spingo la porta. Inizia ad aprirsi.
Isabella: “Un giardino nel castello…?”
(Erba e piante… Mi sento a casa, circondata da tutto questo verde.)
Vedo una sagoma mano a mano che mi addentro nel giardino.
(Rupert…?)
Rupert: “Isabella?”
Isabella: “Che coincidenza! Cosa ci fai qu–….!”
Mentre mi avvicino a lui, Rupert mi stringe a sé con forza.
Isabella: “Ehi, Rupert…?”
Rupert: “…Il tuo odore è diverso dal solito… Isabella, ti sei fatta un bagno o qualcosa
del genere? Ma tu non ti faresti un bagno proprio mentre stai lavorando, non è vero?”
(O-Odore…? Forse ho addosso tracce del profumo del sapone di Daniel?)
Isabella: “Ho pulito molte stanze, quindi forse senti su di me l’odore di qualche
ospite…?”
Rupert: “Umm…”
Bisbigliando qualcosa in tono apatico, Rupert mi stringe a sé ancora più forte.
Isabella: “N-Non riesco a… respirare!”
Rupert: “Non sono affatto felice di sentirti addosso un odore che non conosco…”
Isabella: “Non so… cosa poter fare a riguardo…”
Rupert: “Tu sei di mia proprietà, quindi limitati a stare al mio fianco. È questo tutto
quello che devi fare.”
Isabella: “Sei stato tu a dare a Raymond il permesso di lasciarmi lavorare qui.”
Rupert: “Beh… questo è vero, ma…”
Rupert è contrariato.
(Che succede? Rupert si sta comportando in modo così infantile! Che carino!)
Mentre questi pensieri mi frullano per la testa, Rupert si allontana da me per andare a sedersi
su di un blocco di pietra.
(Ah…)
I miei occhi incontrano quelli di Rupert, che è in procinto di sedersi…
E noto che c’è un petalo azzurro tra i suoi capelli.
Isabella: “Fermo.”
Allungando la mano, tolgo il petalo dai capelli di Rupert.
Isabella: “Non l’avevo notato subito, perché è dello stesso colore dei tuoi capelli.”
Rupert: “Un petalo? Grazie.”
Incontro di nuovo lo sguardo di Rupert, che tiene gli occhi fissi su di me.
(Rupert…)
Attratta dai suoi occhi verdi, avvicino il mio viso al suo…
Isabella: “Ngh…”
Bacio Rupert sulle labbra.
Rupert: “Isabella…”
(Io ho… Io ho appena…)
Nel momento in cui mi accorgo di quello che ho fatto, mi accingo a correre via in preda al
panico. Ciò però non cambia quanto è successo.
Rupert: “Isabella? Quello che dovrebbe farsi prendere dal panico a causa di un bacio
così improvviso, dovrei essere io…”
Rupert: “Perché mi sembri così sorpresa?”
Isabella: “Pe-Perché…”
Sento le guance avvampare.
(Perché? Perché ho baciato Rupert…?)
Non riesco a credere di aver appena fatto una cosa del genere.
Rupert: “Mi piace quando mi dai prova del tuo amore per me. Non importa quante
volte tu lo faccia.”
Rupert: “Isabella… Mi bacerai ancora?”
Rupert mi guarda negli occhi.
(A-Ancora…?)
SUNLIGHT:
Seleziono l’opzione “Distolgo lo sguardo” (Turn my face away) che fa guadagnare 2 punti Moonbeam e 5 punti Sunlight
(Non posso fare una cosa simile…)
Distolgo lo sguardo da Rupert, che mi sta fissando.
(Non guardarmi con quell’espressione speranzosa…)
Rupert: “Isabella? Perché distogli il tuo sguardo da me?”
Rupert: “Forza. Guardami.”
Le mani di Rupert raggiungono il mio volto, toccandomi le guance.
Rupert: “In cambio di questo tuo bacio, io…”
Il volto di Rupert si avvicina sempre di più al mio.
(Cosa dovrei fare…?)
(Se continuiamo così, finiremo col baciarci di nuovo… E questa volta sarà Rupert a
farlo…)
(Oh no…)
Chiudo gli occhi con forza, mentre i pensieri continuano ad affollarsi nella mente…
(Sta per baciarmi…)
Chiudo gli occhi con forza, in attesa del suo bacio, ma le sua labbra non toccano le mie…
(Che c’è che non va…?)
Aprendo lentamente gli occhi, vedo Rupert guardarmi fisso.
(Rupert?)
I suoi occhi iniziano a diventare rossi.
Rupert: “Isabella, dammi un bacio.”
Me lo dice di nuovo, ma non riesco ad obbedire così in fretta al suo ordine.
Rupert: “…lo sapevo.”
Isabella: “Uh?”
Rupert: “Tu non sei di mia proprietà.”
Isabella: “Rupert? Cosa intendi dire? Io sono…”
Rupert: “Una proprietà non è una marionetta.”
Rupert: “Conserva una sua propria volontà e talvolta si rifiuta di obbedire agli ordini
del proprio padrone.”
Rupert: “Ma…”
Rupert mi fissa con occhi rosso scintillante.
Rupert: “Non può resistere a questi occhi.”
(Cosa?)
È la prima volta che lo sento dire.
Rupert: “Ieri, quando ti ho chiesto di dar prova del tuo amore per me di fronte ad
Alfred, lo hai fatto.”
Rupert: “Così, fino ad ora, non mi era sorto alcun dubbio…”
Rupert: “Forse, il potere dei vampiri non ha effetto su una discendente di Tatiana?”
Rupert: “Questo significa che fino ad adesso tu hai solo finto di appartenermi.”
Rupert: “Per quale motivo al mondo hai scelto di tradirmi?”
Il tono della voce di Rupert è molto calmo, come al solito, ma riesco a percepire qualcosa di
estremamente freddo.
(Ho paura…)
Rupert mi guarda con i suoi occhi inanimati.
Rupert: “Isabella, penso che per il tuo stesso bene ora dovresti rispondere.”
Rupert: “Qual è il tuo obiettivo?”
Rupert: “Qual è il tuo obiettivo?”
Isabella: “… Il Rose Garden…”
Inizio a parlare timidamente.
Isabella: “Voglio trovare il Rose Garden e bloccare il mio processo di trasformazione in
vampiro.”
Rupert: “Diventare un vampiro?”
Isabella: “Ho saputo che adesso sono per metà umana e per metà vampiro.”
Isabella: “Se bevo la rugiada della sera di una rosa del Rose Garden entro dieci giorni,
potrò restare un’umana.”
Isabella: “Per questo motivo avevo bisogno della rugiada della sera.”
Rupert: “Chi ti ha detto questo?”
Isabella: “Spade.”
Rupert: “Spade? Immaginavo che non fosse un semplice gatto, ma non sapevo che
potesse anche parlare…”
Rupert: “Beh, per quel gatto sembra non esserci niente di impossibile.”
Rupert: “Quindi, hai creduto alle parole del gatto e ci hai traditi?”
Isabella: “Uh, um… mi dispiace.”
(È vero che l’ho tradito…)
(Anche se stava cercando di usarmi, è pur sempre vero io l’ho ingannato fingendo di
essere di sua proprietà.)
Isabella: “Rupert, io…”
Rupert: “Abbiamo finito qui. Non c’è nient’altro di cui dobbiamo parlare.”
Annuendo freddamente tra sé e sé, Rupert chiama Raymond affinché mi rinchiuda in prigione.
Anche se sono stata portata in prigione di nuovo, non vengo più legata.
(Rupert…)
Seduta in un angolo della prigione, penso a Rupert.
(Ho ferito i sentimenti di Rupert…)
(Se avessimo trascorso più tempo insieme, avrebbe potuto imparare un po’ di più a
conoscere l’amore.)
Isabella: “E io… Ho rovinato tutto…”
(Perché sento un tale dolore al cuore…?)
(Non soffro perché ha scoperto che gli ho mentito.)
(Soffro perché ho cancellato di nuovo ogni espressione dal suo volto.)
Quegli occhi freddi, privi di alcun sentimento.
Ho reso impassibile qualcuno che amavo…
(Qualcuno che amavo…?)
Realizzo per la prima volta quello che provo, pronunciandolo ad alta voce.
(Io amo Rupert…)
(Ecco perché il cuore mi fa così tanto male.)
???: “Sembra che tu stia per metterti a piangere!”
Volgendo lo sguardo verso quella voce, vedo Raymond che mi guarda da dietro le sbarre.
Isabella: “Dov’è Rupert?”
Raymond: “Dovrebbe trovarsi in biblioteca, come al solito.”
Isabella: “Capisco…”
Raymond: “Avrei dovuto chiedertelo prima, ma come mai fingevi di essere di sua
proprietà?”
Isabella: “Tu lo sapevi?”
Raymond: “Io appartengo ad Harold. Sono l’unico vampiro di questo castello a poter
essere chiamato proprietà.”
Raymond: “Mi sarebbe impossibile non riconoscere qualcuno identico a me.”
Ricordo della conversazione tra Raymond e Rupert la prima volta che ci siamo incontrati.
Raymond: “…Quella giovane donna dev’essere…”
Rupert: “Proprio così. E lei, si trova nella tua stessa identica situazione, Raymond.”
Quella volta Raymond mi aveva guardato con sospetto, perché sapeva già che io non ero una proprietà.
Raymond: “Ancora però non capisco perché quale motivo tu stessi fingendo…”
Raymond: “Però ho pensato che sarebbe stata un’ottima opportunità per cambiare
Rupert.”
Raymond: “Ho deciso quindi di sorvegliarti… ma non si è rivelata essere la migliore
delle idee.”
Isabella: “Intendi dire che volevi che si innamorasse di qualcuna?”
Raymond: “È così.”
Raymond annuisce e mi guarda.
Raymond: “Rupert è stato educato rigidamente per diventare l’erede di Harold. Quanti
ragazzi della sua età pensi che possano imparare a conoscere l’amore in tanta
severità?”
Raymond: “Harold è stato crudele.”
Raymond: “È un peccato che proprio a Rupert, che è stato cresciuto con severità,
venga chiesto di ’amare ed essere amato’ da qualcuno per diventare l’erede.”
Isabella: “Durante la sua infanzia, non ha mai trovato il tempo di sedersi in cerchio
attorno ai membri della sua famiglia?”
Isabella: “Non ha mai avuto il tempo di essere amato dai membri della sua famiglia,
indipendentemente dal fatto che dovesse diventare l’erede o altro…?”
Raymond: “Ha avuto modo di trascorrere molto tempo con i membri della sua
famiglia.”
Raymond: “Ma per Rupert, Harold è colui che lo ha confinato nel castello, rubandogli
la libertà.”
Raymond: “In più, sono sicuro che anche Tatiana, e Alfred che da lei era molto
amato…”
Raymond: “Non l’abbiano mai messo troppo a suo agio.”
Isabella: “Capisco…”
Raymond: “Eppure Rupert aveva mostrato interesse in te. Ed è molto raro da parte sua
mostrare interesse per qualcuno.”
Raymond: “Di sicuro Rupert aveva intenzione di diventare l’erede di Harold…”
Raymond: “Ma si stava impegnando duramente per non farsi odiare da te.”
Isabella: “Come, ad esempio, chiedendoti come dovrebbe comportarsi un vero
gentiluomo?”
Raymond: “Si, cose del genere.”
Raymond: “Pensavo che tu avresti potuto cambiarlo…”
Raymond: “Il modo in cui odia l’amore…”
Isabella: “Lui non odia l’amore.”
Isabella: “Semplicemente, non conosce il vero amore. Non sa quanto bello possa
essere amare qualcuno.”
Raymond: “Anche se ciò corrisponde a verità…”
Raymond: “Credi di essere in grado di insegnare a Rupert il vero amore?”
(Io, insegnare a Rupert come si ama…)
SUNLIGHT:
Seleziono l’opzione “Da sola non riesco” (In my own) che fa guadagnare 2 punti Moonbeam e 5 punti Sunlight
Isabella: “Io da sola non posso riuscirci…”
Isabella: “Perché non è da me che Rupert vuole essere amato.”
Isabella: “Rupert vorrebbe essere amato da Harold, non è così?”
Raymond: “Ho paura che quel desiderio non potrà realizzarsi…”
Raymond: “È passato molto tempo dalla scomparsa di Harold…”
Isabella: “…Capisco.”
(Se non altro, potrei almeno…)
Isabella: “Ehi, Raymond. Voglio andare a vedere Rupert.”
Mentre riordino i miei pensieri, una foschia mi offusca la vista.
Sembra che Rupert stia per piangere.
Rupert: “Non ho bisogno dell’amore.”
Rupert: “È a causa dell’amore che il cuore mi fa così male, non è forse vero?”
Rupert: “Cosa devo fare per mandare via questo dolore…?”
(Rupert…)
Il mal di testa che mi attanaglia in questo momento, non è nulla se paragonato al dolore che sta
provando Rupert.
(Voglio aiutare Rupert.)
(Voglio farlo sorridere, in modo che non debba più avere quell’espressione sul viso.)
Isabella: “Raymond, per favore lasciami vedere…”
Rupert. Sento la voce di Rupert prima ancora di pronunciare il suo nome.
Rupert: “È me che vuoi?”
Terzo Capitolo Quinto Capitolo
Diario Rupert Capitolo 4
Mi dispiace, Rupert.