[Traduzioni] Blood In Roses Rupert Capitolo 1

RUPERT CAPITOLO 1

Questo articolo contiene la Traduzione del gioco Shall we date? Blood in Roses+ con il personaggio Rupert Capitolo 1.

Spero che vi possa essere utile! Se notate degli errori o per qualsiasi richiesta scrivetemi nei commenti!

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER

 

rupert capitolo 1

Shall we Date? Blood in Roses Rupert Capitolo 1

 

Attraverso la stanza riecheggia il suono del bussare alla porta.
Spade: “Sono già qui.”
In prossimità della porta, il pelo di Spade si rizza.
Isabella: “Tu sai chi sta arrivando?”
Spade: “Si, quei due fratelli.”
Isabella: “Intendi dire Rupert e Alfred…?”
(Hanno intenzione di venire a succhiare di nuovo il mio sangue…?)
Al solo pensiero mi sento raggelare dalla paura.
Ricordo chiaramente di come quei due mi abbiano succhiato il sangue e della paura che provai.
Isabella: “Non voglio incontrarli.”
Mentre mormoro quelle parole, sento di nuovo bussare alla porta.
???: “Stai ancora dormendo, Isabella?”
Quella voce gentile deve appartenere a Rupert.
???: “Ehi, sbrigati e fammi entrare!”
Mentre quella voce, che non fingeva nemmeno di nascondere la propria irritazione, era quella
di Alfred.
Spade: “Sembra proprio che muoiano dalla voglia di vederti, eh?”
Isabella: “…Quale onore!”
Spade: “Comunque, non puoi continuare ad evitare di incontrarli in eterno…”
Spade: “……Mmh, vediamo. Fa’ solo finta di essere diventata di loro proprietà.”
Isabella: “Fare finta?”
Spade: “Esatto. In questo modo non dovrebbero farti del male.”
Spade: “Ascolta. Tu fingi di essere di loro proprietà e scopri dove si trova il Rose
Garden.”
Isabella: Ma in che modo dovrei fingere di essere di loro proprietà…?
Mentre resto lì, del tutto incapace, sento provenire dall’esterno una conversazione crudele.
Alfred: “Lascia che sfondi la porta con un calcio…”
Rupert: “Beh, le porte non dovrebbero essere aperte a suon di calci, ma… ci sono delle
eccezioni.”
Alfred: “Rupert, fatti da parte.”
Spade: “Che razza di impulsivo. Immagino di non avere molto tempo per spiegare nei
dettagli.”
Spade: “Vanno bene entrambi. Semplicemente, scegli uno dei fratelli e fingi di
obbedirgli.”
Spade: “Assicurati di prestare attenzione a colui che sceglierai.”
Isabella: “Obbedire ad uno di loro. Ascoltare quello che dice…”
Mentre mi ripeto quelle parole, mi avvicino alla porta.
Spade: “Non fare confusione.”
Isabella “Sì, cercherò di non farlo, Spade.”
Dopo aver fatto un cenno d’assenso a Spade, vado ad aprire la porta prima che venga abbattuta
a calci.
Quando apro la porta, vedo lo scontroso Alfred, e Rupert sorridere in silenzio.
Alfred: “Oh… Eri sveglia. Perché non ci hai risposto?”
Rupert: “Va bene. Ci ha aperto la porta.”
Dopo aver messo in guardia Alfred, Rupert mi sorride.
Rupert: “Siamo spiacenti per l’irruzione. C’è una cosa che dobbiamo chiederti e non
potevano attendere ulteriormente.”
Isabella: “Dovete chiedermi qualcosa?”
Rupert: “Si, vogliamo sapere chi ami di noi due.”
(A-Amare…?)
Per un momento, a causa di quella domanda improvvisa, mi ritrovo incapace di pensare.
Alfred: “Sono io quello che ami, non è vero? Dillo che è così!”
Rupert: “Non c’è bisogno che tu menta. Tutto quello che devi fare è dire che ami me.”
Entrambi fanno pressione su di me, affinché io dica di chi di loro due io sia innamorata.
(Chi è che amo…?)

MOONBEAM:
Seleziono l’opzione “Rupert” che fa guadagnare 5 punti Moonbeam e 2 punti Sunlight

Isabella: “Io…”
(Devono essere venuti qua da me per verificare se sono diventata di loro proprietà…)
(E ora, entrambi vogliono che io dica di essere innamorata di loro…)
(Se proprio devo sceglierne uno al quale dover far finta di obbedire…)
Come pensavo, il mio sguardo si posa su quello di Rupert.
(Senz’altro, non essendo così impulsivo, è migliore dell’altro…)
(Anche se quel sorriso era falso…)
Isabella: “Io amo… Io amo Rupert.”

SUNLIGHT:
Seleziono l’opzione “Non amo nessuno dei due” (I don’t love either one) che fa guadagnare 5 punti Sunlight e 2 punti Moonbeam

Isabella: “Io…”
(Io non amo nessuno dei due.)
(Come possono dirmi delle cose del genere, dopo quello che mi hanno fatto…?)
Mentre sto per parlare, guardandoli in modo truce–
Spade: “Miao.”
La voce di Spade mi ricorda la mia situazione.
(Devo fingere…)
(Devono essere venuti qua da me per verificare se sono diventata di loro proprietà…)
(Devo scegliere uno di loro…)
Isabella: “Io amo… Io amo Rupert.”

Rispondo, soffocando le mie emozioni.
Rupert: “Isabella…!”
Rupert mi stringe una mano con forza.
Sorrido a Rupert, soffocando l’impulso di ritrarre la mia mano.
Alfred: “Cosa? Non posso credere di aver fallito…”
Alfred lancia a Rupert un’occhiataccia, facendo schioccare la lingua in modo spregevole.
Rupert: “Mi dispiace per te, Alfred.”
Alfred: “Avrebbe dovuto essere la prima volta anche per te, di trasformare qualcuno in
vampiro. Perché dunque sei stato tu a trionfare mentre io no?”
Rupert: “Beh, in tal caso immagino che il mio potere sia superiore al tuo, Alfred.”
Rupert: “Isabella, ora dovremmo andare.”
Sentendomi stringere le spalle all’improvviso, guardo Rupert sorpresa. Non mi sento affatto a
mio agio, nel sentirmi afferrare le spalle in quel modo, ma tengo duro.
Isabella: “Dove andiamo…?”
Rupert mi guarda senza parlare.
Isabella: “Che c’è…?”
Rupert: “No, nulla di importante. Sapevo che coloro che diventano di nostra proprietà
sono in grado di parlare secondo la propria volontà, ma questa è la prima volta che
vedo qualcuno a cui ho succhiato il sangue essere così.”
Rupert: “Del resto nemmeno io ci sono abituato. Mi dispiace di averti colta di
sorpresa.”
Rupert: “Sto per dirigermi al Rose Garden, quindi ti andrebbe di venire con me?”
(Il Rose Garden?)
Nell’udire quella frase, sento il mio cuore battere sempre più forte.
(Non avrei mai pensato che sarei riuscita ad andare al Rose Garden così in fretta…)
Isabella: “Certo che verrò.”
Rivolgo a Rupert un gran sorriso.
Isabella: “Rupert, c’è una cosa che vorrei chiederti.”
Mentre percorro il corridoio, c’è una domanda che non posso fare a meno di porgere a Rupert.
Isabella: “Hai detto che io sono la prima ad essere diventata ‘di tua proprietà… Cos’è
successo alle altre persone alle quali è stato succhiato il sangue?”
Alfred: “Non c’è bisogno che tu lo sappia.”
Rupert: “Alfred, non essere così scontroso. Va bene, te lo spiegherò.”
Rupert mi guarda, ignorando quanto detto da Alfred.
Rupert: “Ci sono vari modi in cui un vampiro può prendere il sangue.”
Rupert: “Ovviamente, il sangue costituisce il nostro pasto…”
Rupert: “Ma, a seconda di ciò che vogliamo fare in seguito delle nostre prede, il modo
in cui lo preleviamo cambia.”
Isabella: “Il modo…?”
Rupert: “Se noi prendiamo contemporaneamente sia il sangue che l’anima…”
Rupert: “La preda conserverà ancora la propria volontà, ma non sarà in grado di
disobbedire al proprio padrone.”
Rupert: “Noi chiamiamo coloro “nostre proprietà”. In questo momento, tu ti trovi
esattamente in questa situazione.”
Rupert: “D’altra parte, esiste un modo per rendere la preda una totale marionetta.”
Isabella: “Una marionetta…?”
Alfred: “Sí, come lei.”
C’è una sagoma nella direzione in cui Alfred sta indicando.
Come dice Rupert, sembra esattamente una marionetta con mani e piedi legati da un filo di
ferro.
Alfred: “Le è stato succhiato via tutto il sangue, la volontà ed anche la capacità di
pensare. Ed eccola diventata il fantasma di sé stessa.”
(…!)
I miei occhi, spalancati dalla sorpresa, si soffermano su quei dettagli crudeli.
Alfred: “Non ho mai detto di voler fare lo stesso anche a te.”
Alfred: “Ma se è questo quel che desideri, potrei avverare il tuo desiderio.”
Alfred: “Trasformarti in una di quelle, è decisamente facile.”
Rupert: “Alfred, lei è diventata di mia proprietà. Non ti permetterò di alzare nemmeno
un dito su di lei.”
Alfred: “Che schifo.”
Alfred ci supera, con passo irritato.
Rupert: “Come ha detto Alfred prima, questa è la prima volta che proviamo a rendere
qualcuno di nostra proprietà.”
Rupert: “La prima volta, sia per Alfred che per me.”
Rupert: “Io sono stato il solo ad avere successo e questo lo rende particolarmente
suscettibile.”
Rupert: “E nonostante io sia veramente grato per il fatto che tu sia diventata di mia
proprietà…”
Rupert: “Tendo a dimenticare che hai conservato la tua propria volontà.”
Rupert mi rivolge un sorriso pungente.
Isabella: “Per quale motivo hai deciso di farmi diventare di tua proprietà?”
Non avevo avuto il tempo di chiedere a Spade la ragione di questo, il quale mi aveva consigliato
di fingere di appartenere a loro.
Rupert: “Ah, questo è semplice.”
Dicendo questo, Rupert si ferma davanti alla porta.
Rupert: “Perché avevo bisogno della tua volontà.”
Rupert: “Avevo bisogno del tuo amore per me.”
Isabella: “Il mio amore…?”
Rupert: “…Isabella, avvicinati.”
Rupert, senza rispondere alla mia domanda, mi mette tra le mani un oggetto dorato.
Isabella: “Questo è…”
Rupert: “L’ho visto nel corridoio.”
Isabella: “Grazie, ma come facevi a sapere che era mio?”
Rupert: “Perché quella è la prova che tu sei una discendente di Tatiana.”
Isabella: “Una discendente di Tatiana…?
Il nome che Rupert ha menzionato è quello della gloriosa antenata della mia famiglia.
Isabella: “Come facevi a sapere che sono una discendente di Tatiana?”
Un sacco di domande mi roteano nella mente.
Rupert: “Te lo spiegherò dopo. Per prima cosa apriamo questa porta.
Isabella: “Aprire questa porta?”
Rupert: “Si. Sistemiamo questa cosa in fretta, va bene?”
Rupert assume una postura composta, mentre stringe un bastone con entrambe le mani.
Rupert: “Come Harold aveva detto, io ho amato e sono stato amato dalla discendente
di Tatiana.”
Rupert: “Accettami come tuo erede, e apri la porta.”
Non riuscivo assolutamente a comprendere il senso delle parole di Rupert.
L’unica cosa che capivo era che la porta di fronte a me non si sarebbe mossa.
(Prima di tutto, le porte reagiscono ai comandi…?)
Rupert: “Apri la porta.”
Rupert ripete quelle parole, ma il silenzio regna ancora sovrano.
Alfred: “…Questo è perché non hai ancora soddisfatto il requisito.”
Rupert: “Cosa intendi dire?”
Alfred: “Tu non ami Isabella.”
Alfred: “Rosapast non ammette menzogne.”
Dicendo così, Alfred se ne va’.
(Cosa accidenti aveva intenzione di fare Rupert…?)
(Cosa sarebbe successo se avessimo aperto questa porta…?)
Mi avvicino ulteriormente alla porta.
Rupert: “Quella porta non si aprirà, qualsiasi cosa tu voglia fare. Spingere o tirare non
serve…”
Sento Rupert borbottare queste parole prima ancora di avvicinarmi alla porta.
Rupert: “Avevo bisogno del tuo amore per aprire la porta.”
Rupert: “Mi sono accertato dei tuoi sentimenti per me, ma…”
Rupert “Io non amo Isabella, uh…”
Rupert bisbiglia come se volesse prendersi in giro da solo.
Isabella: Rupert? Per favore, dimmi cosa sta succedendo!”
Isabella: “Chi è Harold? La sua volontà? Come fai a sapere che sono una discendente di
Tatiana?”
Isabella: “Un erede? La porta…?”
(Amare ed essere amati…?)
Le cose che non capisco sono così tante che mi sento girare la testa.
Rupert: “C’è un Rose Garden dall’altra parte della porta.”
Rupert: “Voglio aprire questa porta.”
Rupert risponde ad una sola delle mie domande.
Ma questa, per me, adesso, è la cosa più importante da sapere.
(Dall’altra parte della porta c’è il Rose Garden…)
Guardo la porta un’altra volta.
(…Uh? Cosa significa questa ammaccatura?)
Sulla porta c’è una piccola ammaccatura, nella quale sono state incise delle parole.
(Riempite il vuoto e dimostrate il vostro lignaggio come prova d’amore l’uno nei
confronti dell’altra)
(Cosa significa…?)
Isabella: “Rupert, che cosa…?”
Rupert: “Non abbiamo alcun motivo di restare qua, visto che la porta rimarrà chiusa.”
Rupert: “Vorrei che tu restassi con me per un po’. Vieni.”
Senza aspettare la mia risposta, Rupert si allontana tirandomi per una mano.
Isabella: (Ci sono ancora così tante cose che non so…)
Isabella: (Ma perlomeno, ho scoperto dove si trova il Rose Garden…)
Isabella: (E ho riavuto indietro il mio pendente.)
Tanti misteri sono ancora irrisolti, ma sento di aver fatto un piccolo passo avanti.
(Troverò un modo per aprire la porta, anche se dovrò muovermi un passo alla volta.)
(Se sarò in grado di aprire quella porta, allora potrò continuare ad essere un’umana.)
Rupert: “C’è qualcuno?”
Rupert mi conduce in una stanza dove regna un’atmosfera solenne.
Rupert: “Volevo presentarti un dipendente, ma sembra che non si trovi qua.”
Isabella: “Un dipendente?”
Rupert: “Oh, non te l’ho ancora detto, non è vero? Ci troviamo all’Hotel Libra Sincera.”
Isabella: “Un hotel? Questo sarebbe un hotel?”
Rupert: “Anche se viene chiamato hotel, non sono molti gli ospiti che vengono qui
come turisti.”
Rupert: “Lo scopo principale di questo hotel è fungere da punto d’incontro tra umani e
non umani.”
Isabella: “Questo significa che, partendo da questo posto, sarò in grado di visitare
luoghi dove vivono creature non umane?”
Rupert annuisce per rispondere alla mia domanda.
Rupert: “Certo, ma se lo facessi ti ritroveresti a pagare un prezzo considerevole. Se
tutti potessero andare e venire liberamente si scatenerebbe il caos.”
Rupert: “Volevo presentarti il manager del nostro hotel, ma sfortunatamente…”
Non importa quante volte ci guardiamo attorno. In questa stanza non c’è nessuno.
(Non sapevo che questo posto fosse un hotel…)
(Fino a ieri, mi sembrava solo un castello tetro e malinconico…)
Isabella: “Questo dovrebbe essere un hotel, eppure ieri non c’era nessuno qua
attorno.”
Rupert: “Ieri, per la prima volta dopo molto tempo, abbiamo tenuto una cerimonia…
quindi tutti gli ospiti si trovavano nelle proprie stanze.”
Rupert: “Comunque potrebbe essere che…”
Rupert sembra depresso mentre scrolla le spalle…
(Che sia ancora di cattivo umore a causa della porta chiusa?)
Rupert: “Isabella…”
Rupert mi si avvicina.
Isabella: “R-Rupert…?”
Velocemente, mi spinge contro al muro.
Rupert: “…Io non riesco proprio a capire.”
Isabella: “C-Che cosa…?”
Rupert sbatte le braccia contro al muro, intrappolandomi in un abbraccio intimo.
Rupert: “Come posso fare per amarti…?”
Così dicendo, Rupert poggia le sue labbra sul mio collo.
(Il mio collo…!)
Ricordo bene le zanne di Rupert conficcarsi dentro di me nell’atto del morso, e di come avesse
succhiato sangue con intensità sempre maggiore.
(No… Ma…)

SUNLIGHT:
Seleziono l’opzione “Dì a Rupert di smetterla” (Tell Rupert to stop) che fa guadagnare 2 punti Moonbeam e 5 punti Sunlight

(Devo fingere di appartenergli.)
Lo sapevo bene, anche se era una cosa che odiavo.
Isabella: “Smettila…”
Sto per mettermi a gridare quando, in un modo o nell’altro, Rupert si allontana da me.
Isabella: “Rupert…?”
Inclino appena la testa e Rupert mi rivolge un sorriso.
Rupert: “Possiamo farlo la prossima volta.”
Mentre pronuncia queste parole, la porta si apre.
???: “…Quella giovane donna dev’essere…”
Un uomo entra nella stanza, rivolgendomi un’occhiata sospettosa.
(Sembra molto severo…)
Rupert: “Proprio così. E lei, si trova nella tua stessa identica situazione, Raymond.”
Isabella: “La mia stessa situazione…?”
???: “… Okay, va bene. Ehi, signorina…”
Isabella : “Mi chiamo Isabella.”
???: “Capisco. Io sono Raymond, il manager di questo hotel.”
???: “…Sei arrivata proprio al momento giusto, signorina. Da domani lavorerai qui.”
Isabella: “Cosa?”
Raymond: “Siamo a corto di cameriere. Stavo giusto pensando di assumere qualcuno.”
Raymond: “Qualche obiezione a proposito, Rupert?”
Rupert: “No, purché tu non la faccia lavorare troppo.”
Raymond: “Accordato! A partire da domani inizierai a lavor-”
???: “Scusatemiiiiiiiiii! Sono venuto a portarvi del tè–…”
???: “Woooow! Non immaginavo che saremmo riusciti ad incontrarci di nuovo,
dolcezza! È fantastico! ☆”
L’uomo che ha interrotto la spiegazione di Raymond facendo irruzione nella stanza, dà
l’impressione di essere l’esatto opposto di quest’ultimo.
Anche se è la prima volta che ci vediamo, mi rivolge un sorriso amichevole.
(…Un momento. Ha detto ‘ancora’. Non è questa la prima volta che ci incontriamo?)
Inclino la testa di lato, cercando di pensare se l’ho già visto in precedenza.
???: “Coooooooooosa? Ti sei dimenticata di me? Verameeeeeeente?
Completameeeeeeente?”
???: “…Mmh. Oh, ci sono! Che ne dici di questo?”
Tiene in mano un coltello.
???: “Questo coltello deve averti accarezzato il collo non molto tempo fa, o mi
sbaglio?”
Mentre, sorridendo, mi dice questa cosa spaventosa, sento un freddo brivido di terrore
percorrermi la colonna vertebrale.
Isabella: “Quella persona… eri tu?”
???: “Ora sì che ti ricordi di me! Io sono Jack e sono un cuoco. Piacere di conoscerti!”
Mi stringe le mani con forza, scuotendole energicamente.
Jack: “Ho sentito dire da qualche parte che inizierai a lavorare qui, vero?”
Jack: “Saremo colleghi! Benvenuta ☆”
Mi ritrovo incapace di rispondere a Jack, il quale continua a parlare e a sorridere.
(Non credo che per me sia possibile stringere amicizia con qualcuno che mi ha puntato
un coltello al collo.)
Raymond: “Jack, torna a lavorare. Per quanto riguarda te, Isabella, inizierai il tuo lavoro
domani. Torna nella tua stanza per oggi.
Jack: “In tal caso, posso accompagnarti io alla tua stanza…”
Rupert: “No, ci penserò io. Andiamo, Isabella.”
Stringendomi le spalle, Rupert inizia a camminare al mio fianco.
Rupert: “Ti racconterò qualcosa a proposito di questo castello.”
Isabella: “…grazie.”
Ricambio il delicato sorriso di Rupert e ci dirigiamo insieme fuori dalla stanza.
Rupert: “Questo è l’atrio dell’hotel, dove diamo il benvenuto ai nostri ospiti“
(Ha detto che ieri qua attorno non c’era nessuno per via di un ricevimento, ma…)
Gli ospiti oggi stanno affollando l’atrio dell’hotel.
(Dev’essere vero anche il fatto che razze non umane si radunano qui)
Alcuni hanno orecchie sulle testa, altri ali che spuntano dalla schiena e posso vedere attraverso
ad alcuni di loro.
Ci sono vari individui che non sembrano appartenere al genere umano.
Rupert: “Mi sembri sorpresa.”
Isabella: “N-Non è così…”
Nemmeno Rupert, che mi sorride allegramente, è un essere umano.
(Devo abituarmi all’atmosfera di questo posto.)
(Non posso spaventarmi ogni volta.)
Rupert: “A partire da domani, loro saranno i tuoi ospiti. Fai uno sforzo ed assicurati di
essere rispettosa nei loro confronti.”
Isabella: “Certo.”
Mentre annuisco, mi accorgo di un grande ritratto oltre le scale principali della stanza.
Isabella: “Chi è…?”
Rupert: “…Harold. Il nostro lontano antenato.”
L’espressione di Rupert, mentre volge lo sguardo al quadro, sembra decisamente agitata.
Rupert: “È il nostro fondatore, e si dice sia il padre di tutti i vampiri.”
Rupert: “È il proprietario di questo castello… e colui che ha deciso di trasformarlo di un
hotel. È stato lui a dare inizio a tutto questo.
Isabella: “Lo odi?”
Quando chiedo a Rupert del perché parli in modo tanto rigido, lui mi rivolge uno sguardo
stupito.
Rupert: “È colui che mi ha condannato qui.”
(Condannato qui?)
Isabella: “Cosa–?”
Se ne va, prima che io abbia il tempo di terminare la frase.
Isabella: “Rupert, aspetta…”
Senza permettermi di rivolgergli ulteriori domande, mi porta nella mia stanza.
Isabella: “Va bene qui, Rupert.”
Sollevata dall’essere stata lasciata da Rupert, mi accingo ad entrare nella mia stanza…
Ma Rupert, spontaneamente, mi segue.
Isabella: “Rupert…?”
Rupert: “Ho pensato che, dopotutto, non ho ancora mantenuto appieno la nostra
promessa…”
Isabella: “La nostra promessa…?
Rupert: “‘Possiamo farlo la prossima volta’, ricordi?”
Rupert: “Hai dimenticato quel che ti avevo detto?”
Rupert, con un gran sorriso, mi stringe a sé con forza.

Prologo  Secondo Capitolo

 

Anteprima Capitolo 2:

Conclusione Rupert Capitolo 1.

Quel che succederà dopo è…

Jack: “Ciaooooo! Isabella, ti ricordi di me?”
Jack: “Sono Jack, il cuoco idol di questo hotel ☆”
Jack: “Ti farò da guida attraverso la storia!”
Jack: “Verrò a trovarti alla fine di ogni capitolo, quindi non essere triste e aspettami!”
Jack: “Okaaaaay! Nel capitolo che verrà–”
Jack: “Potrai trovare alcune delle risposte che stai cercando!’
Jack: “MA! Anche se le scoprirai, il tuo destino non cambierà.”
Jack: “Però, continua a valutare le tue scelte con attenzione, così il gioco continuerà ad
essere emozionante.”
Jack: “Rupert non è un innocuo gentiluomo come credi, Isabella.”
Jack: “Ci vediamo nel prossimo capitolo ☆”

Diario Rupert Capitolo 1

Giorno 1

Immagino che Rupert sia convinto che io sia diventata di sua proprietà.
A meno che non beva la rugiada della sera dalla rosa entro dieci giorni,
non sarò in grado di tornare ad essere un’umana.
Dovrei annotare qui le informazioni che riesco ad ottenere, così potranno
essermi utili in futuro.
● Sembra che anche Rupert voglia entrare nel Rose Garden.
● Per riuscirci deve però innamorarsi di me?
● Questo castello è stato costruito da qualcuno di nome Harold.
● Harold è il Padre dei vampiri. È il primo vampiro apparso su questo
mondo.
● A Rupert non piace Harold…?
Harold
Il fondatore dei vampiri?
Rupert

 

Pubblicato da Kristen

Sono una persona con i piedi ben ancorati per terra, ma del tutto incapace di vivere senza una buona dose di fantasia. Non ho avuto una vita facile, ma anche se i problemi che la costellano sono ancora in buona parte presenti, credo fortemente nelle capacità e peculiarità che ognuno di noi possiede e può valorizzare, per tentare di cambiare il proprio futuro e prendere in mano le redini della propria esistenza. Il mio sogno irrealizzabile nel cassetto? Passare il resto della mia vita circondata da meravigliosi Dobermann! :D

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