[Traduzioni] Shall we date? Blood in Roses Jack Capitolo 3

JACK CAPITOLO 3

Questo articolo contiene la Traduzione del gioco Shall we date? Blood in roses+ con il personaggio Jack Capitolo 3.

Spero che vi possa essere utile! Se notate degli errori o per qualsiasi richiesta scrivetemi nei commenti!

 

SHALL WE DATE? BLOOD IN ROSES JACK CAPITOLO 3

 

3.1
Lavorare nell’albergo è molto più dura di quanto mi aspettassi.
Devo dare una mano in cucina, servire le portate, pulire, controllare gli oggetti present in hotel e preparare da mangiare per lo staff dell’albergo.
Coi miei giorni pieni zeppi di lavoro, non ho nemmeno il tempo di cercare il Giardino della Rosa.
(Proprio non dovrei perdere tempo in questo lavoro…)
Seguendo gli ordini di Raymond, sono venuta a pulire l’entrata.
Ad un’occhiata più attenta, si vede polvere dappertutto.
Non è andata malissimo, però. Sempre meglio che essere spedita nei sotterranei.
Per ora, devo ottenere più informazioni possibile sul castello.
Ecco perché mi sto fingendo un’impiegata obbediente.
Ariel: Dovrei mettermi giù e dare una bella pulita a questo posto.
Vedendo tutta la polvere presente nella stanza, immagino che dovrò dare una spolverata come si deve per sistemare tutto.
Ariel: Bene, cominciamo…
Eppure, non appena mi alzo…
Alfred: Strisciare per terra fa parte dei tuoi hobby?
Alfred appare alle mie spalle.
Ariel: No, stavo per mettermi a pulire questo posto.
Alfred: Pulire? Intendi farlo stando in ginocchio per terra?
Ariel: C’era un po’ di polvere qui, in questo posto difficile da raggiungere. Sarebbe terribile se un ospite lo notasse, no?
Alfred: … ah. Hai un occhio davvero attento ad ogni dettaglio.
(Eh? Mi ha appena… fatto un complimento?)
Alfred: Questo tipo di lavoro è proprio adatto ad un’umana.
(Aspetta, era una frecciatina?! Ritiro tutto quello che ho detto!)
Rupert: Alfred, hai un minuto? … Hm? Ariel?
Ariel: Rupert…
Rupert: Sembra che tu stia lavorando con grande zelo. E non sei ancora scappata via.
Riesco a percepire una pressione soffocante provenire dal suo sorriso.
Ariel: Grazie. Non mi sono ancora abituata molto a questo posto, ma ce la sto mettendo tutta.
Rupert: Ad ogni modo, Alfred, devo parlarti del prossimo ballo.
Ariel: Un ballo? State organizzando un ballo?
Alfred: Non ti riguarda.
Ariel: Beh, lavoro qui, anche se solo per un periodo. Come potrebbe non riguardarmi?
Rupert: Non è che vogliamo farti fuori. E’ che si tratta di un ballo per vampiri, capisci.
Ariel: Oh… probabilmente un posto da cui dovrei tenermi alla larga, allora.
Alfred: Se diventi la mia succube, indirò per te un grandissimo ballo cerimoniale.
Ariel: Wow, grazie. Mi piacerebbe…Beh, allora vi lascio soli.
Mi inchino a entrambi e me ne vado.
(Sua succube? Tsk! Me ne andrò da qui da sola e rimarrò umana…!)
Ariel: Ciò significa che dovrò trovare il Giardino della Rosa e in fretta!
Cammino in fretta per il corridoio, ma quando svolto l’angolo…
???: Ah?!
Ariel: Aaaah!!

3.2
???: Cosa?
Ariel: Aaah!
Mi scontro con qualcuno.
Ariel: A-ahi… ehm, mi perdoni, signore…?
Jack: Cavolo, mi hai spaventato! Ma accidenti, scontrarsi svoltando l’angolo… è destino!
Ariel: Jack? Che ci fai qui?
Jack: Dato che non ti trovavo mi sono preoccupato e sono venuto a cercarti!
Ariel: … quindi stai saltando il lavoro?
Jack: Mi sto solo prendendo una pausa! Sono a pezzi! Sai quanto ho faticato al lavoro oggi? Le pause sono importanti!
Ariel: Ahah, se lo sono. Beh, vado di fretta, quindi…
Jack: Eh?! Già te ne vai? E dai, rilassiamoci insieme!
Ariel: Sto cercando una cosa, Jack, non ho tempo per rilassarmi.
Jack: Puoi cercarla dopo, Ariel! Su, sta’ un po’ insieme a me.
Ariel: …!
Jack mette la sua mano sulla mia fronte.
Jack: Ti stai riposando come si deve? Sei un po’ pallida…
Ariel: Sul serio? Penso di avere il solito aspetto…
Jack: Beh, più tardi ti preparerò qualcosa, quindi vedi di mangiare! E’ un ordine, ok?
Ariel: Aw, Jack…
Che dovrei fare?
Dopo esser stata rimproverata da Alfred, la gentilezza di Jack mi riscalda…
(E le sue mani sono così fresche e dolci…)
Jack: Hm? Qualcosa non va? Sembra come se stessi per piangere. Qualcuno ti ha trattato male?
Ariel: No, è solo… che questo mondo è completamente nuovo per me. Viverci non è facilissimo…
Jack: Oh, capisco! E’ come… un ambiente non familiare, no?

SFIDA D’AMORE!
In questa sfida potrete scegliere se acquistare un fermaglio per capelli a forma di gatto [Cat Hair Clip], dal costo di 500 monete (RICORDATE: le monete si ottengono CON DENARO REALE!–> per questo motivo io non sceglierò mai questa prosecuzione della storia!). L’altra scelta è l’acquisto di una carta da parati per la stanza sempre a tema gattini, dal costo o di 350 monete oppure di 3500 gettoni (questi NON sono DENARO REALE), Scegliere la storia che permette di non spendere nemmeno un centesimo, significa di solito rinunciare a capitoli un po’ più spinti, dei quali cercherò almeno di proporvi la foto!

 

jack capitolo 3

 

3.3.
Jack: In quel caso, ho in mente qualcuno perfrrretto per risollevare la giornata di Ariel!
Ariel: P-perfrrretta…?
Spade: Miao…
Proprio mentre Jack si cimenta in giochi di parole sui gatti, noto la presenza del felino di mia conoscenza tra le sue braccia.
Ariel: Spade! Che ci fai qui?!
Jack: L’ho beccato a gironzolare in cucina!
Jack: Probabilmente era preoccupato e ti stava cercando anche lui.
Ariel: Quindi, ti ha beccato, Spade.
Spade: Miao…
Jack: Aww, sei felice di vedere Ariel?! Che carino!
Jack: Ma Ariel è mia, hai capito? Non abbasso la guardia nemmeno con una palla pelosa e nera d’amore come te!
Ariel: Jack, non sarai mica un amante dei gatti, vero?
Jack: Chi, io? Non proprio.
Jack: Ma… oh!
Così dicendo, Jack pone un dito sotto il mio mento.
Jack: Se potessi essere il tuo gattino, però, potrei prenderlo in considerazione.
Ariel: J-Jack!
Spade: Fssss!
Jack: Woahm woah, calmo! Gah!
Spade si libera dal braccio di Jack e scappa via per il corridoio.
Jack: Aww, se n’è andato!

3.4.
Alfred: Jack, che stai facendo?
Rupert: Sembra che voi due andiate parecchio d’accordo.
Ariel: Oh, Alfred e Rupert.
Jack: Puoi scommetterci! Siamo come una coppietta di innamorati!
Jack mi cinge le spalle con il braccio.
Ariel: Non è vero.
Jack: Ehi, almeno un minimo di esitazione!
Alfred: Sta zitto, Jack.
Rupert: Anche se andare d’accordo non è una cosa di cui vergognarsi…
Ariel: No, non è questo, è solo… che ero un po’ pallida e Jack mi stava aiutando.
Ruper: Pallida? Stai bene?
Ariel: Sto bene. Non mi sono ancora abituata a lavorare qui, quindi ero un pochino stanca.
Alfred: Rifletti prima di assumere certi comportamenti in posti dove la gente potrebbe vederti. Sei umana e questo basta per farti saltare all’occhio. Ricordatelo.
Ariel: Beh, io…
Jack: Non è carino rimproverare le ragazze!
Ariel: Jack…?
Jack: Non è forse questo il motivo per cui non riesci a ridurre un singolo umano sotto il tuo controllo?
Alfred: Cosa hai appena detto?!
La tensione si può tagliare con il coltello, sembra che stia per scoppiare una guerra da un momento all’altro.
(Che dovrei fare?)

[1] Fermare Alfred (Raggi di luna +2 ; Raggi di sole +5)
[2] Fermare Jack (Raggi di luna +5 ; Raggi di sole +2)

+5 Raggi di Sole+ 5 Raggi di Luna
[1] Fermare Alfred (Raggi di luna +2 ; Raggi di sole +5)
Ariel: Alfred! Sapevi che Bridget ti stava cercando?
Alfred: Di nuovo Bridget? Accidenti, che seccatura…
Ariel: Oh? Ma è così fantastico il modo appassionato in cui ti dà la caccia. Non è il dovere di un gentiluomo prendersi cura dei sentimenti di una ragazza?
Jack: Oooh! Ben detto, Ariel★
Ariel: Non prendermi in giro, Jack.
Jack: Non ti sto prendendo in giro, ho solo scoperto un nuovo lato di te!
Alfred: Tsk!
[2] Fermare Jack (Raggi di luna +5 ; Raggi di sole +2)
Ariel: Jack, non litigate. Hai esagerato.
Alfred: Cosa…?
Jack: Eh? Perché? Perché stai prendendo le difese di Alfred?!
Ariel: Non sto prendendo le parti di nessuno, è solo…
Ariel: Voglio solo che Alfred sappia che ti stavi soltanto preoccupando per me.
Jack: Ariel… Jack: Va bene, ho capito! Non devo litigare! Scusami, Alfred!
Alfred: … tsk. Fai come vuoi.

Rupert: Sembra che la tempesta sia passata. Andiamo, ora.
Alfred: … non bighellonare, Jack.
Jack: Sì, sì! Beh, torniamo nel nostro nido d’amore!
Ariel: Intendi la cucina.
Jack: Ehi, devi rendere il nome un po’ più piccante! E dai, “nido d’amore” non suona meglio?
Ariel: … No. Né ora né mai.
Ariel: … ed ecco cos’è successo.
Daniel: Om mom mom. Una buera fuollia.
Ariel: Daniel, non parlare con la bocca piena.
Daniel: Ah, scusa. Una vera follia.
Con la bocca piena di lasagne, Daniel sembra piuttosto divertito.
Mentre pelo le patate, guardo la schiena di Jack che si trova in piedi davanti al forno.
Ariel: Sembra davvero in gamba a vederlo da qui…
Daniel: Diglielo. Finirebbe al settimo cielo dalla gioia.
Ariel: Lo terrò per me. Jack è sempre stato così?
Daniel: Così come?
Ariel: Sembra… come se non temesse nulla. Diventa amico di chiunque.
Daniel: Bel modo di inquadrarlo. Lui… non è cambiato per niente.

3.5.
Ariel: Daniel…?
Daniel posa la forchetta e osserva la schiena di Jack.
Daniel: Io… io non sono mai stato bravo con le persone. Non me la cavo bene con le parole e spesso non sto simpatico alle persone…
Ariel: Oh…
Daniel: Jack invece… era diverso. Per quanto io cercassi di mantenere le distanze, lui tornava sempre da me.
Daniel: Prima che me ne accorgessi, eravamo… amici, se così si può dire.
Daniel: Lui è… così genuino, così diretto. Ogni volta che gli salta in mente qualcosa, lui la fa, di qualunque cosa si tratti.
Daniel: Quindi io penso che tu abbia una bella gatta da pelare, ma… buona fortuna.
Ariel: Una bella gatta da pelare?
Daniel: Il suo affetto è infinito. Prova a non farti trasportare troppo da lui.
Ariel: L-le cose non stanno in quel modo tra di noi…
Jack: Moto bene, ecco l’ultimo ordine del… ehi che state parlottando voi due?!
Jack: E senza di me?!
Daniel: Di niente, in realtà. Parlavamo del più e del meno.
Jack: Davvero? Davvero, davvero?
Ariel: S-sì, davvero! Davvero!  E stiamo per chiudere, vero?
Jack: Sì, dato che il sole sta per sorgere. E’ giunto per tutti il momento di andare a dormire.
Ariel: Allora, andrò a cercare il Giardino della Rosa! Non potrò dare nell’occhio se lo cerco durante il giorno.
Jack: Beh, è vero, ma…
Jack: Oh! Ci sono! Ariel, aspetta un attimo. C’è una cosa che vorrei che facessimo.
Ariel: Non potremmo farla dopo che avrò cercato il giardino?
Jack: Ehm… per favore. Per piacere?
Jack accenna un inchino sia con la testa che con la mano.
Ariel: Beh, se proprio insisti…
Jack: Sul serio?! Super! Sei il massimo, Ariel!
Jack: Do una pulita in fretta a questo posto, quindi aspetta un attimo, ok?
Ariel: S-sul serio?
Jack comincia a pulire, velocemente.
Daniel: Divertitevi, ragazzi.
Ariel: Daniel, tu non vieni con noi?
Daniel: Sono venuto solo per mangiare, non per fare il terzo incomodo al vostro appuntamento.
Ariel: Appuntamento…?
Sentirlo dire mi fa riflettere. Sarà forse un… appuntamento?
(Pensarlo come tale mi rende un po’ nervosa…)
Riesco a vedere il mio riflesso sulla superficie della padella appesa al muro.
Mentre sistemo un po’ i miei capelli arruffati, la parole “appuntamento” continua a ronzarmi in testa.
Ariel: Aspetta, Jack! Non puoi uscire… non con il sole alto!
Jack: Vieni, sbrigati, sbrigati! Andiamo!
Con la mia mano nella sua, Jack corre verso l’entrata.
Dopo aver finito di pulire, Jack si dirige fuori, conducendomi per mano.
C’è qualcosa nella mia mente che non quadra, comunque.
(Se andiamo fuori, Jack non sparirà…?)
La luce del sole è la peggior nemica di un vampiro.
Jack, tuttavia, sembra non curarsene affatto.
Jack: Andiamo, Ariel! Su, lascia aperto!
Jack posa le mani sulla porta che conduce all’esterno.
Ariel: Non farlo, Jack…!

3.6.
La luce del sole mi fa bruciare gli occhi.
E’ da tanto tempo che non sentivo più la luce del sole. I miei occhi e la mia pelle stanno urlando.
Ma non è un urlo di dolore.
Ariel: Il sole…
Il sole appena sorto del mattino se sta fiero in cielo, luminoso e splendente.
Prendo una profonda, profondissima boccata di quell’aria baciata dal sole. Mi sembra quasi di riuscire a sentire il profumo del sole.
Ariel: E’ passato così tanto tempo… Oh, è meraviglioso…
Jack: E’ piacevole, non è vero?
Ariel: Ah, Jack! Stai bene?! Non sei ferito, vero?!
Jack: Ferito? Perché?
Ariel: Eh…?
Che strano.
Per qualche motivo, Jack se ne sta lì come se fosse la cosa più naturale al mondo.
Ariel: Aspetta, Jack… tu puoi uscire senza alcun problema?
Jack: Già, proprio nessuno. Perché?
Ariel: Ma, i vampiri non hanno problemi con la luce del sole…?
Jack: … Ah, ho capito!
Jack: Ah! Ah sì! Non te l’ho detto, vero, Ariel?
Jack: Ecco, io… in realtà non sono un vampiro!
Ariel: …
Cosa ha appena detto?
Jack…
… non è un vampiro…?
Ariel: Non sei un vampiro?! M-ma, tutti…
Jack: Beh, desideravo soltanto lavorare in questo hotel, capisco? Sembra una bella storia, no?
Jack: Cioè, ammettilo, un hotel di vampiri… non sembra divertente?
Ariel: Quindi tu stai…
Jack: Esatto! Sto soltanto fingendo di essere un vampiro! Oh, se si venisse a sapere, verrei licenziato, quindi acqua in bocca ★ ok?
Ariel: Allora ecco perché…
Tutte le mie preoccupazioni si trasformano immediatamente in stanchezza.
(Quindi, anche Jack è un umano…)
Ora che ci penso, tutto torna.
Capisco anche perché sia stato sempre così gentile con me, prendendo le mie parti.
(Che sollievo…)
Jack è davvero un mio alleato.
Mi sembra come se avessi trovato un singolo raggio di luce nel bel mezzo dei nemici che mi tenevano intrappolata.

3.7.
Ariel: E’ così luminoso qui fuori…
Jack: Ahah, sì! Ti fa venir voglia di prendere il sole!
Jack: Come se non facendolo potessi dimenticarti di come sia fatto il sole, no?
Ariel: Capisco…
Se trovassi il Giardino della Rosa e tornassi completamente umana…
(Che ne sarebbe di me e di Jack?)
Jack: Che succede?
Ariel: … Niente.
Ariel: Mi chiedevo soltanto… se potrò tornare di nuovo umana.
Jack: Tu lo vuoi, no? Allora ci riuscirai! Senza dubbio!
Ariel: Senza dubbio?
Jack: Sì! Voglio dire, io faccio il tifo per te! Andrà tutto bene!
Percepisco una strana forza nelle parole di Jack.
Basta un semplice sorriso da parte sua e un cenno del capo, e sento il mio coraggio montare dentro di me.
Ariel: Sì, hai ragione, io… io voglio tornare umana.
Ariel: Voglio tornare a camminare sotto il sole proprio così.
Con la mia determinazione rinnovata, prendo una bella boccata dell’aria della foresta.
E proprio allora…
Ariel: Hm…? Ehi, questo odore…
Jack: Odore? Oh, ehi! Hai ragione, c’è un odore dolce!
Ariel: Che buon profumo…
Jack: Diamo un’occhiata!
Ariel: Ah!
Jack prende la mia mano e comincia a correre.
Ariel: Wow…
Proprio di fronte ai miei occhi c’è una ammasso di rose.
Sembra che ci siano abbastanza rose da riempire il mondo intero.
La vista da favola che si apre ai nostri occhi ci toglie il fiato.

3.8.
Jack: Wow! Wow! E’ tutto così bello! Guarda qui, Ariel!
Ariel: Sì, è meraviglioso! Non avrei mai pensato di poter vedere un posto simile!
Ariel: … Hm…?
I miei occhi vengono attratti da una zona in particolare.
Si soffermano su un posto in disparte, dove si trova un mucchietto di pietre circondato dalle rose.
Una piccola torretta di pietra, protetta da un giardino di rose segreto…
Sembra quasi…
Ariel: … una tomba?
Jack: Ehi, è vero. Chissà chi riposa là sotto?
Ariel: … che strano.
Jack: Ariel?
Ho una strana, una stranissima sensazione.
Perché all’improvviso mi sento così calma, di fronte alla tomba di uno sconosciuto?
Potrebbe essere a causa del profumo delle rose. Sembra quasi che i fiori mi stiano proteggendo.
Ariel: … che posto meraviglioso per una sepoltura.
Jack: Sì. Proprio in mezzo alle rose e agli alberi. E’ un posto davvero romantico per trascorrere l’eternità! Sembra uscito da una fiaba!
Ariel: Chiunque sia sepolto qui dev’essere stato molto amato.
Jack: Amato…
Jack: Ahah, Ariel, i tuoi occhi stanno… brillando.
Ariel: Sul serio?
Jack: Sì! Sei sempre carina, ma ora sei 530.000 volte più carina del normale!
Ariel, Oh, Jack…
Jack: Sì… non c’è niente di meglio.
Ariel: Hm…?
Jack: Vederti all’aria aperta, con un sorriso così luminoso… non c’è niente di meglio.
Ariel: Jack…
Jack: Ah, sì! Ho preparato il pranzo. Che ne diresti di mangiare qui?
Ariel: Hai portato il pranzo per noi?

3.9.
Jack: Ta-daaa!
Jack apre il cestino che tiene in mano e mi mostra ciò che c’è all’interno.
Dentro ci sono una baguette, dei sandwich col prosciutto, dell’anatra arrosto, e dei pomodori a fette.
Una piccola bottiglia d’acqua è incastrata accanto a delle fette di mela e di ananas.
Ariel: Pensavo che stessi impiegano del tempo a pulire… invece stavi preparando tutto questo?
Jack: Sì! Voglio dire, la parola “picnic” non suona meglio?!
Jack: Quindi, mi sono impegnato a riempire questo cestino!

[1] Avresti dovuto chiedermi di aiutarti (Raggi di luna +5 ; Raggi di sole +2)
[2] Grazie Jack! (Raggi di luna +2 ; Raggi di sole +5)

+5 Raggi di Luna+5 Raggi di Sole
[1] Avresti dovuto chiedermi di aiutarti (Raggi di luna +5 ; Raggi di sole +2)
Ariel: Avresti dovuto chiedermi di aiutarti.
Jack: Sul serio? Ma non eri stanca per il lavoro, Ariel?
Ariel: E non lo eri anche tu, Jack?
Jack: Ehi, io stavo bene, benissimo! Volevo solo vedere il sorriso sul tuo volto mentre mangiavi queste cose! Jack: Questo pensiero ha spazzato via tutta la mia stanchezza! ★
Ariel: Ci risiamo…
Ariel: Sono davvero felice, però. Grazie Jack.
[2] Grazie Jack! (Raggi di luna +2 ; Raggi di sole +5)
Ariel: Grazie Jack!

Jack: Ahah, ecco cosa volevo sentirmi dire ★. Ah, suona così bene!
Jack: Ehi, Ariel, puoi ripeterlo?
Ariel: Gr… grazie?
Jack: Aaaah sì ★ E’ ciò che volevo sentire! E’ valsa la pena di preparare questo cestino! Oh, ed è tutto buonissimo, quindi mangia tutto quel che vuoi.
Ariel: Oh, certo. Potrei mangiare anche la tua parte.
Jack: Fai pure. Io allora mangerò te.
Ariel: J-Jack!

Ariel: Molto bene, è ora di darci dentro col cibo.
Prendo un sandwich dal cestino.
Della morbida anatra arrosto è infilata tra due fette di pane croccante, aromatizzata con delle erbe gustose.
Ariel: È delizioso!
Jack: Davvero? Davvero?
Ariel: Davvero! Non penso di aver mai mangiato un sandwich tanto buono.
Jack: Ah, sono felice di sentirtelo dire. Su, mangiane un altro!
Ariel: Va bene… aspetta un attimo, Jack, tu non ne mangi nemmeno uno?
Jack: Beh, vedi…
Ariel: Eh…?
Proprio allora, un soffio di vento mi fa perdere l’equilibrio e così cado a terra.
Guardo il cielo e trovo il viso di Jack.
Quando mi rendo conto di essere bloccata a terra, le labbra di Jack hanno già raggiunto il mio orecchio.
Jack: Sono piuttosto affamato. Penso che ti mangerò, Ariel.
Ariel: Jack, per favore, smettila di scherzare. Tu non sei un vampiro, ricordi?
Jack: Non sarò un vampiro ma… voglio comunque mangiarti.
Ariel: Mm…!
Le sue labbra toccano le mie.
Percepisco la sua freddezza dalle mie labbra.
(Ci stiamo… baciando?)
Non ci capisco niente, non ho idea del perché ci stiamo baciando.
Jack: … ci siamo baciati, eh?

3.10
Ariel: Jack…
La voce flebile con cui Jack mi sussurrava, è svanita.
Ariel: Ma… perché…?
Jack: Eri così carina, quindi mi è presa voglia di mangiarti.
Così, Jack raccoglie una rosa solitaria, fiorita accanto a lui e me la porge.
Jack: Il mio regalo per il miglior bacio di sempre ★
Con la solita allegria di sempre, Jack poggia delicatamente la rosa sulle mie labbra.
Il profumo meraviglioso del fiore mi riempie le narici.
Jack: Molto bene, finiamo di mangiare, dormiamo un po’ e stanotte lavoriamo sodo!
Ariel: S-sì…
Jack mi aiuta a rialzarmi e comincia a tirar fuori il resto del cibo dal cestino.
Si comporta come se niente fosse accaduto, il che mi rende difficile chiedergli spiegazioni.
Ariel: … va bene così?
Tornata in camera mia, metto la rosa che Jack mi ha regalato in un piccolo vaso.
È come se avesse ravvivato un po’ la mia stanza tetra.
Ariel: È come…se Jack fosse qui.
Ariel: … Beh, devo andare a letto! Domani troverò il Giardino della Rosa, assolutamente!
Tiro le coperte sulla mia testa e chiudo gli occhi…
Il mio cuore continua a battere all’impazzata.
Ariel: Non posso crederci…
Ascoltando il battito troppo forte del mio cuore, cerco di costringermi a dormire.
Spade: …
Spade: Una rosa…
Spade: …

Secondo capitolo Quarto capitolo

 

Anteprima capitolo 4!

Conclusione Jack Capitolo 3

Nel prossimo episodio…

Rupert: …
Alfred: …
Rupert: Alfred, è il momento del trailer.
Alfred: … beh, non intendo farlo.
Rupert: Alfred, non dire così.
Alfred: Rupert, questo è un incubo! Cosa pensano di fare quei due?!
Rupert: E dai, non è fantastico che vadano tanto d’accordo?
Rupert: … Anche se io stesso penso che stiano andando un po’ troppo d’accordo.
Alfred: Rupert, quello è un sorriso terrificante.
Rupert: A parte ciò, che ne dici di quelle rose? Erano davvero bellissime, eh?
Alfred: A tal proposito…
Rupert: Sarebbe stato bello se avessero trovato il Giardino della Rosa, già che c’erano, però…
Alfred: Siamo ancora al terzo capitolo. Pensi davvero che sia il caso che lo trovino così presto?
Rupert: È vero. Neanche se il capitolo successivo parlerà di una romantica uscita per fare shopping.
Alfred: Aspetta, che cosa?! Ne escogiterà un’altra delle sue anche nel prossimo capitolo?!
Rupert: Ne vedrete delle belle.
Alfred: Ehi, Rupert! Ascoltami! Fammi vedere il prossimo capitolo!
Rupert: Ci vediamo domani.

 

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